G20: gli italiani apprezzano il "piano cinese" nel settore del commercio e investimento
  2016-09-05 22:39:40  cri

Quale paese ospite del G20 del 2016, la Cina ha portato avanti un piano innovativo per la nuova piattaforma di commercio e investimento globale istituita sotto il quadro del G20, proponendo un "piano cinese". Il primo ministro italiano Matteo Renzi ha espresso la speranza che il commercio e gli investimenti, che hanno a lungo sospinto e dato forza motrice allo sviluppo economico mondiale, possano giocare un ruolo ancora più importante nel rapporto di cooperazione economica sino-italiana. E nel parlare della saggezza dimostrata e dei contributi dati dalla Cina nel promuovere la crescita del commercio e dell'investimento mondiale sin dall'assunzione dell'incarico di Paese ospite del Vertice del G20, gli studiosi italiani e le varie personalità industriali hanno tutte espresso il proprio alto apprezzamento, insieme all'aspettativa che una volta terminato il G20, sotto la guida dei suoi leader possa essere ricostruito un sistema di commercio e investimento globale più efficace.

La crescita del commercio internazionale è in fase di rallentamento, inferiore alla velocità di crescita del commercio mondiale per già tre anni consecutivi, e anche le voci anti-globalizzazione si stanno intensificando. Fortunatamente, grazie all'impegno dei membri del G20, in particolare grazie alla visione strategica e alla saggezza diplomatica della Cina in qualità di paese presidente di turno, il rafforzamento della cooperazione, la rimozione delle barriere, la realizzazione del mutuo vantaggio e win-win nel settore del commercio e dell'investimento stanno guadagnando il consenso comune tra i Paesi membri del G20.

Il 3 settembre, il premier italiano Renzi, giunto in Cina per il Vertice di G20, si è recato all'Università di Tongji di Shanghai dove ha pronunciato un discorso tematico, in cui ha indicato che l'Italia considera la globalizzazione come un'importante opportunità e auspica che si esplorino le collaborazioni nel commercio e nell'investimento con la Cina.

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"In questo ultimo periodo sono stati molti gli investimenti cinesi in Italia e le collaborazioni italiane in Cina. Gli investimenti stanno aumentando ma l'interscambio non mi convince. Siamo cresciuti un po' ma ancora non tanto, siamo a 38 miliardi. L'interscambio commerciale Italia-Cina è pari a quella tra Italia e Spagna. Soprattutto dobbiamo esportare di più, ma quello che sta accadendo in Cina è molto interessante da questo punto di vista. Cresce questo straordinario Paese, e cresce con dei numeri interessanti non soltanto per il livello delle persone con più potenzialità o ricchezza, ma soprattutto con quello che una volta veniva definito ceto medio. E questo ceto medio può essere raggiunto da molte aziende italiane che devono superare il livello di soli 10 miliardi di export. La globalizzazione è la più grande opportunità per l'Italia. Dobbiamo smettere di lamentarci del fatto che la globalizzazione è arrivata, certo che ci sono state delle pagine negative, da questo punto di vista è fondamentale, anche nelle discussioni di domani e nei prossimi giorni al G20, che si investa nell'equità e non soltanto sulla crescita, nella giustizia sociale ed economica. Ma la globalizzazione è la più grande opportunità che ha il nostro Paese."

Dopo l'assunzione della carica di Paese presidente del G20 da parte della Cina, e su appello della Cina, il G20 ha per la prima volta istituito un gruppo di lavoro per il commercio e l'investimento e organizzato con successo prima del Vertice sette riunioni di lavoro e una riunione non ufficiale a Parigi. All'inizio di aprile, durante la seconda riunione del gruppo di lavoro per il commercio e l'investimento, il "Piano cinese" appellato dalla Cina, mirante a risolvere il problema di deficienza di forza per la crescita dell'economia globale, è stato messo in tavola per la discussione. Il suo contenuto comprende cinque aspetti tra cui rafforzare la costruzione del sistema per il commercio e l'investimento del G20 e formulare una strategia di crescita del commercio globale del G20. Beneficiando dalla formulazione di un tema da parte cinese e dall'impegno comune delle varie parti, i membri del G20 e le organizzazioni internazionali interessate hanno raggiunto alcuni importanti consensi. Sotto il quadro degli ostacoli presentati dalla globalizzazione mondiale, dell'avanzare del protezionismo e degli impatti apportati alla struttura del commercio multilaterale, il "Piano cinese" ha apportato una possibilità per il cambiamento del commercio globale e del sistema d'investimento.

Il professore dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata Gustavo Piga ha apprezzato molto la proposta avanzata dal presidente cinese Xi Jinping sulla costruzione di una struttura globale più imparziale e ragionevole.

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La parola riglobalizzare del vostro presidente ci piace molto, soprattutto se è fatta in un modo diverso, cioé, come sembra essere proposta in questo momento, nell'ambito di partnership strategiche. Penso per esempio all'Italia, al discorso tra il presidente Xi e Renzi, sulla questione della Via della Seta, o su progetti congiunti in Africa. Se ci si siede al tavolo insieme, e si pensa insieme a come affrontare la globalizzazione, la globalizzazione diventa vincente. Cioé se usiamo la globalizzazione per battere l'avversario è certamente perdente, perchè finiamo in un mondo dove dominerà il protezionismo.

Il 3 settembre, il vice ministro del Commercio cinese Wang Shouwen ha tenuto una conferenza stampa sulle prospettive dei risultati economici e commerciali del Vertice di G20 ed ha indicato che il Vertice potrebbe raggiungere grandi risultati in cinque aspetti, tra cui sono inclusi i tre documenti "Stato dei lavori del gruppo di lavoro sul commercio e l'investimento del G20", "Strategia per la crescita del commercio globale del G20" e "Principi guida per l'investimento globale del G20". Il documento "Principi guida per l'investimento globale del G20", costituendo il primo documento programmatico multilaterale sull'elaborazione delle politiche sugli investimenti, svolgerà un ruolo guida nel settore della struttura a lungo termine per la promozione della crescita dell'investimento globale, rivestendo un significato di pietra miliare. Il professore Piga ha espresso il proprio alto apprezzamento in merito.

(Reg.3)

"Nonostante la ripresa economica mondiale non manchi di liquidità e risparmi, continuano tuttavia a mancare gli investimenti, il fatto che il documento metta al centro il ruolo critico dell'investimento come motore della crescita dell'economia mondiale, e il fatto che i governi dovrebbero evitare il protezionismo degli investimenti tra paesi, e' sicuramente un buon segno, noi dobbiamo lavorare per far si' che gli investimenti si riprendano. E' anche importante che il documento scriva che i singoli governi hanno il diritto di regolare questi investimenti per motivi legittimi di politiche pubbliche. Questo e' giusto perche' non vogliamo un far west ma un ambiente regolato che sia percepito come giusto. E poi e' importante anche il riferimento alla comunita' internazionale, che debba continuare a cooperare su questa questione di come stimolare gli investimenti. Di nuovo, e' un approccio cooperativo e non competitivo, e' giusto perche' quello che abbiamo visto dal 1990 in poi non ha aiutato lo sviluppo di lungo periodo del mondo."

Il commercio e l'investimento costruiscono l'importante forza motrice per lo sviluppo economico e per l'occupazione che hanno attirato l'ampio e continuo interesse dei Paesi membri del G20. Il responsabile dell'Ufficio di Vinitaly a Shanghai Simone Incontro ha indicato che l'investimento può portare un'opportunità di win-win alle imprese cinesi e italiani, per cui quelle italiane non si devono sentire preoccupate per l'ingresso del capitale cinese.

(Reg.4)

Sono sempre di più le richieste che ricevo da imprenditori cinesi per l'acquisizione di cantine italiane, è un argomento molto difficile e complicato, e come ha ricordato anche il nostro primo ministro a Shanghai, non dobbiamo più avere paura. Sono convinto che dobbiamo conoscerci sempre più perché nel momento in cui noi ci conosciamo possiamo poi costruire qualcosa insieme.

Un sistema giusto ed efficace per il commercio e gli investimenti globali è importantissimo per il rilancio della crescita economica e per affrontare le sfide mondiali del 21° secolo. La "ricetta cinese" include un'intelligenza orientale e corrisponde di più alle richieste mondiali, e quando verranno realizzati uno dopo l'altro "i piccoli obiettivi" con gli impegni e il coordinamento dei vari paesi, la ricetta avrà sicuramente un'influenza approfondita e favorirà tutto il mondo.

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