Il romanzo giallo cinese: le origini e le difficoltà d'accesso al mercato
  2017-07-05 09:52:21  cri
In Cina gli appassionati di romanzi gialli di certo non scarseggiano. L'ammontare delle vendite e la forte risonanza che il genere possiede sulla rete sono piuttosto evidenti. Tuttavia, questo forte entusiasmo manca nei confronti della produzione cinese del genere, afflitta dal disinteresse del pubblico di lettori.

Da cosa è provocato questo fenomeno? E' dovuto ad una produzione letteraria limitata o ad una semplice mancanza di letteratura di genere nell'eredità culturale del Paese?

Durante l'incontro di 4 anni fa, Bruno Morzio, Giorgio Faletti e Daniela Montanari, insieme ai scrittori cinesi Qiu Xiaolong, Feng Hua e Nanpai Sanshu, hanno ampiamente discusso sui diversi aspetti dei generi letterari polizieschi, noir e gialli. Il dialogo ha posto l'accento sui concetti della logica e della produzione letteraria, e di come questi fattori abbiano in un certo senso segnato il genere poliziesco cinese.

La produzione gialla e noir cinese non solo è ben lontana dall'essere riconosciuta a livello mondiale, ma fatica anche a crescere a livello nazionale poiché in dissonanza con gli sviluppi generali della letteratura cinese.

Uno dei motivi principali va ricondotto all'interruzione letteraria provocata dal susseguirsi di fattori storici e sociali. Tuttavia, mettendo per un momento da parte le influenze di carattere storico sociale, è necessario prendere atto che altre sono le questioni pratiche che vanno ad impattare con questo genere letterario.

Nel mercato dei romanzi gialli cinesi, infatti, nonostante la quantità di opere pubblicata sia relativamente alta, ad essa, spesso, non corrisponde un'eguale livello di qualità. Gli scrittori cinesi di letteratura poliziesca attirano l'attenzione dei lettori narrando eventi ai limiti dell'assurdo e con improvvisi cambi di trama, adducendo pallide spiegazioni.

Sono queste mancanze nella creazione letteraria a far si che il genere non riesca ad affrontare le prove del mercato cinese. Generalmente, la maggior parte degli appassionati di romanzi gialli sono persone adulte con un background di conoscenze del genere abbastanza vasto. E' chiaro perciò, che dopo aver letto la letteratura poliziesca di fama mondiale, le loro aspettative e richieste, sia sui contenuti che sugli sviluppi della trama, siano di gran lunga più elevate. E' a questi fattori si riconduce il progressivo disinteresse nei confronti della letteratura poliziesca cinese.

Si dice che non sia il lettore a non essere qualificato, quanto piuttosto lo scrittore tenda a non esserlo. Un esempio calzante si riscontra proprio Cina in cui gli appassionati di romanzi gialli abbondano, ma le produzioni del genere non riescono a soddisfare il lettore.

Quando si parla di romanzi gialli ci vengono quasi sempre in mente le produzioni europee, americane oppure quelle giapponesi. Durante il primo Convegno letterario italo-cinese, lo scrittore cinese Qiu Xiaolong ha parlato un insolito fenomeno: il suo romanzo "la Morte di Hongying" ha venduto più copie nell'edizione in lingua inglese che in quella pubblicata in cinese. Ciò sembra dar adito alla diffidenza dei lettori nei confronti della letteratura gialla nazionale.

In secondo luogo, la ridotta preparazione scientifica e una limitata conoscenza degli scrittori cinesi nel genere, hanno in un certo qual modo frenato l'ascesa artistica dei romanzi gialli cinesi.

La letteratura poliziesca moderna cinese deriva dai romanzi sui casi legali e sulla pubblica sicurezza, e questa ha vissuto le profonde influenze apportate dai romanzi gialli occidentali. Gli scrittori cinesi, tuttavia, si mostrano inferiori a paragone dei loro omologhi occidentali nella pianificazione della disposizione drammatica e dei dettagli deduttivi.

Mentre le produzioni occidentali ruotano attorno ad un "gioco d'astuzia" che crea l'aspettativa nel lettore, gli autori cinesi sembrano invece prediligere una certa riflessione immaginativa che va inevitabilmente a scapito della deduzione logica.

Questi ultimi, nel corso di questo processo, pongono l'accento su come si sviluppa un caso o come si risolve un crimine, dando enfasi all'intelligenza dei protagonisti – spesso investigatori – e al loro spiccato intuito.

Inoltre, la mancanza di un'eredità culturale del genere rappresenta uno dei motivi principali del limitato riconoscimento attribuito ai romanzi gialli cinesi. Le moderne produzioni letterarie poliziesche cinesi hanno come origine una letteratura di genere "legale", ciò le porta quindi ad assumere la forma di un reportage, tendendo a mettere da parte la componente letteraria.

Nell'antichità in Cina la letteratura poliziesca faceva riferimento ai romanzi sui casi pubblici, che vantano una lunga tradizione. Diffusisi agli albori della dinastia Tang, questi maturarono nell'epoca Song e Yuan, raggiungendo il proprio apice nel corso delle dinastie Ming e Qing. E' in questo periodo che alcune opere, fra cui i "Casi di Shigong" e i "Casi di Penggong", attribuirono al genere un contenuto cavalleresco.

Questi romanzi prestavano particolare attenzione alle questioni sociali e alla vita di tutti i giorni, ponendo l'accento sul rapporto tra i cittadini e il sistema burocratico feudale e sulla consapevolezza del concetto di legge, dando voce altresì alle aspettative della gente comune. Queste opere, pregne di realismo, davano enfasi al ruolo sociale ricoperto dal romanzo e diventarono ben presto una pietra miliare nell'universo letterario cinese.

Durante l'incontro di quattro anni fa, alcuni degli scrittori italiani presenti avevano menzionato i romanzi sui casi pubblici cinesi. Daniela Montanari ha rivelato che alcuni episodi dei "Casi di Shigong" sono stati d'ispirazione per le sue creazioni.

Molti autori ritengono che le moderne opere poliziesche cinesi abbiano già da tempo abbandonato quasi tutti gli elementi tradizionali ereditati dai romanzi sui casi pubblici, influenzati sempre più dallo stile dei romanzi occidentali. Certamente la presente situazione dei gialli cinesi non può essere imputata solo a questi fattori, anche se la mancanza di un'eredità culturale da cui attingere non è cosa da poco.

Anche se le mancanze nella letteratura gialla sono innegabili, non si può comunque generalizzare nel considerare ogni opera come priva di valore. Tant'è che negli ultimi anni sono emersi numerosi giovani scrittori, nonché molti scritti dallo stile originale che sono andati a ruba. Tra i più noti vanno citati i geni del noir come Cai Jun e Nanpai Sanshu, e i maestri dell'investigazione come Xuran e Leimi.

Le difficoltà riscontrate sul mercato e la scarsa considerazione nell'universo letterario non hanno eroso la fiducia degli scrittori cinesi di gialli, che vedono il loro gruppo farsi sempre più folto. Sono proprio i giovani talenti di oggi che in futuro pianteranno la bandiera del successo della letteratura gialla cinese.

La Cina possiede un gran numero di lettori di romanzi gialli, e altrettanti sono gli scrittori. Grazie allo sviluppo sociale e alla progressiva maturazione delle modalità di produzione letteraria del genere, abbiamo ragione di credere che i romanzi gialli cinesi godranno di un avvenire brillante.

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