Essere bravi a raccontare storie è una caratteristica che accomuna tutti i famosi pensatori e uomini di Stato, oggi come nell'antichità, in Cina come all'estero, e costituisce una straordinaria abilità di cui si avvalgono i leader del Partito Comunista Cinese. A prescindere da che si tratti di un suo intervento in una conferenza, nel corso di una ispezione, durante una visita all'estero, o in un articolo pubblicato sulla stampa, il presidente Xi Jinping riesce sempre a comunicare il profondo significato delle cose e a toccare le persone, raccontando storie. Sono storie concrete, vivide, alla portata di tutti, profonde. Sono piene della "saggezza" e della "forza" cinese e riflettono i profondi sentimenti "umanistici" e il bagaglio filosofico che si porta dietro Xi Jinping: tutto ciò costituisce oggi un tratto distintivo dello stile della sua leadership.

Dopo anni e anni di riforma e apertura, la forza nazionale complessiva della Cina è aumentata rapidamente, la sua influenza a livello internazionale ha continuato a crescere e il mondo si è interessato sempre più al suo sviluppo: in questo percorso, la Cina ha raccolto elogi, comprensione, perplessità e pregiudizi. Durante la sua visita nel Regno Unito nell'ottobre del 2015, il presidente Xi Jinping ha pronunciato un discorso a Londra, uno dei tre principali centri finanziari del pianeta, in cui ha risposto alle preoccupazioni percepite dal mondo esterno sullo sviluppo della Cina, presentando la "strada cinese" con fatti ed esempi.

"La strada che il popolo cinese percorre è una strada stabilita dalla storia. La strada determina il destino. Un Paese, una nazione, può raggiungere i propri obiettivi di sviluppo, soltanto dopo aver individuato un percorso adeguato alle proprie condizioni. Negli ultimi 37 anni di riforma e apertura, l'economia cinese è cresciuta a un tasso medio annuo di quasi il 10%, consentendo alla Cina di diventare la seconda economia del mondo, a oltre 600 milioni di persone di uscire dalla povertà e al suo Pil pro capite di superare quota 7mila dollari. La Cina ha completato nel giro di poche decine di anni il percorso di sviluppo che ha visto impegnati i Paesi sviluppati per centinaia di anni. Ciò dimostra pienamente che il popolo cinese sta percorrendo la strada corretta".

Dopo la Prima Guerra dell'Oppio, nel 1840, la Cina è passata attraverso oltre un secolo di grandi difficoltà. Nel suo intervento, Xi Jinping ha parlato del signor Sun Yat-sen, precursore della rivoluzione democratica cinese, di come i cinesi abbiano cominciato ad "aprire gli occhi per guardare il mondo" dopo aver patito tante guerre e turbolenze, e di come abbiano scelto infine la strada del socialismo dopo aver tentato, fallendo, di istituire una monarchia costituzionale, un regime parlamentare e un sistema presidenziale lungo la strada intrapresa per cercare di salvare il Paese e il popolo.  

"Si tratta di una scelta storica, del popolo cinese. Come detto dal filosofo britannico Bertrand Russell, 'soltanto i cinesi conoscono bene se stessi', 'soltanto una soluzione cercata pian piano da loro stessi può rivelarsi una soluzione a lungo termine'. La nazione cinese ha sempre dato molta importanza alla riforma e all'innovazione. Continuiamo a perfezionarci nella pratica e a operare le riforme nel corso dello sviluppo, dando forma al socialismo con caratteristiche cinesi. Il socialismo con caratteristiche cinesi prevede la costruzione di un'economia di mercato socialista, di una democrazia, di una cultura di punta, di una società armoniosa e di una civiltà ecologica; prevede la maturazione completa dell'uomo, la promozione dell'equità e della giustizia sociali, e la realizzazione progressiva della prosperità comune di tutta la popolazione. 'Le scarpe non devono essere necessariamente identiche, ma devono ben adattarsi ai piedi; la governance non deve essere necessariamente uguale, ma deve apportare benefici al popolo'. Non vi è una strada di sviluppo universalmente valida in tutto il mondo. Quella capace di portare costantemente benefici al popolo è la strada più vitale".