Il bilancio dell'esplosione dell'oleodotto avvenuta venerdì 18 gennaio in Messico è salito a 73 morti e almeno 75 feriti. Lo ha reso noto nella giornata di ieri il governatore dello Stato messicano di Hidalgo, Omar Fayad.

Durante una conferenza stampa tenutasi presso il Palazzo nazionale di Città del Messico, Omar Fayad ha detto che oltre 50 feriti sono stati trasferiti negli ospedali della capitale. Il governatore ha aggiunto inoltre che i lavori di ricerca e salvataggio procedono con difficoltà e c'è poca speranza di trovare altri superstiti.

Il 18 gennaio l'oleodotto di Tlahuelipan, nello Stato messicano di Hidalgo, è esploso in seguito alla perforazione illegale della conduttura. L'esplosione e l'incendio successivo hanno causato numerosi morti e feriti. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, c'erano circa 600-800 persone nella zona quando è avvenuta l'esplosione. Molti feriti versano in gravi condizioni.

Il procuratore generale del Messico Alejandro Hultz Maniero ha detto alla stampa che attualmente nessuno è stato arrestato per il furto di combustibile. Maniero ha aggiunto inoltre che il governo messicano continuerà a combattere con la stessa intensità azioni di questo tipo.

Il furto di petrolio è un fenomeno cresciuto molto negli ultimi anni in Messico. Il governo sta adottando una serie di misure per reprimerlo.