Francesco Maringiò spera che le persone comune dei paesi occidentali conoscano meglio le opportunità portate dalla BRI
  2019-04-26 17:07:42  cri

Il 25 aprile, si è aperto a Beijing il Thematic Forum on "People-to-people Connectivity" della seconda edizione del Forum Internazionale per la Cooperazione della Belt and Road. Durante il Forum, Francesco Maringiò, membro del Party of Italian Communists ed esperto d'Italia sul problema della Cina, ha affermato che oltre ad offrire al mondo un progetto cinese, l'Iniziativa "One Belt and One Road" ha fornito occasioni alle persone comuni dei paesi occidentali di godere i beneficini portati dalla costruzione della Belt and Road. Egli spera che le persone comuni dei paesi occidentali possano conoscere di più le opportunità create dalla BRI così da realizzare la vera comprensione tra i popoli.

L'Iniziativa "One Belt and One Road" è una nuova idea offerta dalla Cina per rispondere alle varie sfide mondiali e le domande di sviluppo e per costituire un modello esemplare del governance globale. Secondo Francesco Maringiò, i paesi occidentali hanno bisogno di prestare attenzione al nuovo punto di vista sulla questione dello sviluppo del mondo offerto dalla BRI. Egli ha detto che "In qualche modo, da occidentali si è obbligati a guardare il mondo da altri punti di vista e questo aiuta ad allargare l'orizzonte e a guardare al mondo, alle sue prospettive e al suo sviluppo con una prospettiva diversa."

Sei anni passati dal lancio dell'Iniziativa "One Belt and One Road", e sempre più paesi e regioni hanno partecipato alla costruzione e la cooperazione ha ottenuto frutti concreti, portando allo sviluppo dell'economia mondiale nuove opportunità. In questo senso, Francesco Maringiò ha detto: "Fino ad adesso il modo attraverso cui si è parlato della Via della Seta, soprattutto dalla Cina verso il mondo, ha seguito un po' la metodologia dall'alto al basso. La Cina ha dialogato con i governi e spiegato il progetto. Credo che dopo questo forum bisogna cambiare approccio, ovviamente continuando a dialogare con i governi. Ma per renderla più popolare bisogna parlare direttamente alla società civile. Parlo soprattutto per i Paesi occidentali. Quindi parlare ai giovani e mostrare loro quali opportunità si aprono. Ovviamente gli scambi linguistici, gli scambi culturali, universitari, anche le opportunità di lavoro che in Italia si creano per i giovani cinesi o che in Cina si aprono per i giovani italiani o i giovani europei possono diventare l'occasione per far scendere questo progetto nella vita di tutti i giorni e non essere visto soltanto come il progetto delle grandi infrastrutture, dei grandi porti, delle grandi ferrovie, ma qualcosa in cui ciascuno può fare la propria parte."

"La comprensione tra i popoli" è uno dei contenuti più importanti dell'Iniziativa "One Belt and One Road" ed è la base umanitaria della costruzione della Belt and Road. Francesco Maringiò ha affermato che Cina e Italia hanno una base storica solida e le condizioni importanti per rafforzare la cooperazione sotto il quadro della Belt and Road, lui stesso e molti personali italiani sperano tanto che le popolazioni dei due paesi possano approfondire l'amicizia e i due paesi possano realizzare il mutuo vantaggio e il win-win. Per cui è stata stabilita l'Associazione per la promozione della Via della Seta. Si tratta di un'associazione fondata prevalentemente da alcuni soggetti singoli e poi soprattutto dall'associazione delle piccole e medie imprese confab italiana, che ha l'obiettivo di promuovere la Via della Seta, cioè far conoscere questo progetto della Via della Seta e le opportunità che può aprire alla società civile. Sul fronte della cultura, sul fronte del lavoro, sul fronte dello studio o del business, creare tutte le interfacce possibili per permettere a italiani e cinesi di conoscersi meglio e promuovere i valori del Belt and Road Initiative.

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