Martedì 28 maggio il Dipartimento al Tesoro statunitense ha reso pubblico il rapporto semestrale sulle politiche del tasso d'interesse, in cui ha riconfermato che i principali partner commerciali degli Usa, ivi compresa la Cina, non hanno manovrato il tasso d'interesse per ottenere vantaggi parziali commerciali. A tal proposito, Zhao Xijun, vice direttore dell'Istituto finanziario dell'Università del Popolo cinese, ha osservato che sulle riforme e sull'elaborazione e l'attuazione delle politiche sul tasso di interesse la Cina è sempre più mercatizzata.
Tuttavia, il rapporto sopraccitato ha elencato 9 paesi tra cui Cina, Germania, Giappone, Corea del Sud, Malesia, Singapore e Vietnam nella lista di sorveglianza per il tasso d'interesse. Secondo il Dipartimento al Tesoro statunitense, la parte americana rafforzerà il dialogo con Beijing sulla questione del tasso d'interesse.