Secondo quanto riportato da Reuters, il 17 giugno il senatore Usa Marco Rubio ha proposto una legge per modificare il National Defense Authorization Act (NDAA), e per vietare alla società Huawei di avanzare richiesta di pagamento per i suoi brevetti tramite i tribunali degli Stati Uniti.

Questa notizia - che ha dell'incredibile - ha sorpreso il mondo, inclusi gli internauti americani. Il senatore di un grande Paese che ricopre un ruolo guida nella protezione della proprietà intellettuale ha dichiarato pubblicamente l'intenzione di modificare delle norme per impedire che un'azienda straniera faccia valere i propri diritti in accordo alla legge statunitense. Chiaramente un'azione del genere equivale a derubare senza ritegno la proprietà intellettuale e i brevetti appartenenti ad altri Paesi.

Il senatore Marco Rubio è il più radicale attivista anti-Cina del Partito Repubblicano; spesso rivolge accuse alla Cina di "aver sottratto" proprietà intellettuale agli Usa, e ha dichiarato con forza che Huawei costituisce una minaccia per la sicurezza nazionale del suo Paese. Nel momento in cui il gigante cinese della telefonia ha cercato di far valere i propri diritti, Rubio ha immediatamente proposto di modificare la legge per impedire all'azienda di recuperare i dovuti introiti sui suoi brevetti. Questo tipo di trucco, adottato da senza la minima considerazione per l'etica professionale, riflette il tipico doppio standard del senatore sulle questioni relative alla proprietà intellettuale.

La protezione della proprietà intellettuale è infatti strumentalizzata da Marco Rubio. L'irragionevole disegno di legge da lui presentato è di fatto una dichiarazione al mondo: in materia di tutela della proprietà intellettuale gli Stati Uniti adottano da sempre un doppio standard. Questo trucco scadente che il senatore americano ha adottato in nome del patriottismo sta in realtà gravemente sminuendo l'immagine del suo Paese.