Il manuale di lettura delle Poesie Tang
  2017-11-30 13:25:23  cri
Parlando della Cina e degli aspetti più preziosi della sua cultura, non si può non parlare delle Poesie Tang.

Con una storia di oltre 1300 anni, le Poesie Tang sono rimaste popolari fino ad oggi. Sono allo stesso tempo punto di partenza e culmine dell'arte poetica cinese, il nutrimento cui i cinesi attingono per apprendere la propria lingua e l'essenza della lingua cinese. I cinesi di oggi preferiscono leggere e recitare le Poesie Tang per creare un'atmosfera ricca di emozioni, eleganza, e paesaggi meravigliosi.

Nelle scorse puntate dei nostri programmi abbiamo già condiviso con voi la bellezza di queste poesie e diverse informazioni sulla vita dei poeti più celebri.

 

 

I dieci protagonisti nelle Poesie Tang

Ke: il termine "Ke" nelle Poesie Tang ha due significati: il primo è quello di ospitalità. "Un amico viene da lontano, non è questa una gioia?" Il modo in cui gli ospiti vengono trattati mostra il livello di educazione e il carattere di colui che offre ospitalità. Il secondo significato è quello di nostalgia; quando si abita lontani dal proprio luogo natio e si vive in altre città come "ospiti".

I fratelli: nella maggior parte dei casi le poesie Tang descrivono il sentimento di fraternità collegato alla separazione. 

I bambini: le figure di bambini nelle Poesie Tang hanno un aspetto vivace e tenero. La persone che vivevano in quell'epoca prestavano grande attenzione all'educazione dei bambini, e nella vita quotidiana erano attenti alla loro condotta.

I confidenti: i confidenti sono popolari nella letteratura della Cina antica. Yuan Zhen e Bai Juyi furono personaggi leggendari ed iniziatori del Movimento del Nuovo Yuefu. Entrambi avevano opinioni simili sulla letteratura.

I figli lontani: attraverso i luoghi visitati dai poeti della dinastia Tang, si può scoprire che quasi ognuno di loro era un "figlio lontano".

I vecchi amici: molte poesie di epoca Tang raccontano dell'incontro tra vecchi amici dopo una lunga separazione. A causa della lunghe distanze o delle guerre, era difficile incontrare di nuovo un amico, quindi essi tenevano in gran conto ogni riunione.

Il contadino: la figura del contadino nelle Poesie Tang indica persone che si ritirano a vita privata o che vanno in esilio, che desiderano servire il proprio Paese ma che non hanno modo di farlo.

La bellezza femminile: nelle Poesie Tang la bellezza femminile è descritta in molti modi. La figura della donna all'interno di questo genere poetico è stata influenzata dai costumi della società, degli ideali e dai valori dei poeti che sono vissuti in quel momento storico.

I gentiluomini: nelle poesie Tang, la figura del gentiluomo è molto rispettata ed è considerata da tutti un modello. I gentiluomini devono essere uomini retti, buoni funzionari ed essere di bell'aspetto.

I vicini: nelle poesie Tang, nella maggior parte dei casi la figura del vicino corrisponde a quello di una persona ignorante.

Le dieci cose più presenti nelle Poesie Tang

Le stazioni di posta: questi luoghi ricorrono in situazioni che descrivono lunghi viaggi o sentimenti di tristezza per un esilio, accompagnati dai sospiri e dai versi dei poeti.

Il liuto: tra le più famose poesie Tang, ben 61 parlano del liuto. Attraverso questo strumento musicale i poeti esprimevano diverse emozioni come gioia, risentimento e tristezza.

I vestiti ricamati con i fili d'oro: sono il simbolo della posizione sociale, ma anche il "rovescio della medaglia", i suoi aspetti problematici.

Il flauto Qiang: è un oggetto che rappresenta l'integrazione tra la cultura Qiang e quella delle pianure centrali. I flauti Qiang sono maggiormente presenti nelle poesie che si riferiscono a luoghi di frontiera, e descrivono i sentimenti dei generali e dei soldati.

Le tendine di stoffa: sempre presenti nelle poesie che descrivono il risentimento di una donna.

La spada: il vino, la luna e la spada sono tre elementi importanti con cui nelle poesie Tang si fa riferimento alla prosperità e al vigore. Diversi poeti Tang avevano avuto esperienze di arruolamento, quindi erano abili sia nello scrivere poesie che nel maneggiare la spada.

La forcina di giada: i poeti descrivevano un sentimento di languida bellezza attraverso lo splendore delle forcine di giada.  

Il Koanghou: si tratta di uno strumento a corda. È originario delle regioni occidentali ed è il simbolo della musica da palazzo della dinastia Tang.

I calici scintillanti: il vino è il compagno perfetto per scrivere poesie, e i calici hanno la stessa funzione.

La Candela: le candele nelle Poesie Tang rappresentano la raffinatezza e la razionalità del pensiero.

Le dieci parole sulle stagioni   

Le mattine di primavera: nel cielo brilla una falce di luna, la primavera è nell'aria e i pensieri si affollano nella mente delle persone appena sveglie.

La sera in autunno: presente spesso in poesie che descrivono il risentimento delle donne.

La montagna deserta: rappresenta sia un luogo incontaminato dopo la pioggia, in cui gli esseri umani sono assenti, sia una valle ampia e quieta. La montagne deserte sono luoghi lontani dalla vita dei mortali ed esprimono un senso di meditazione tipica della cultura buddhista.  

Il bosco di pini: figurativamente questo esprime un significato di nobile e incontaminato, come la vita degli eremiti.  

I fiori che cadono: usati per indicare la brevità della vita.

Il vento e la pioggia: queste possono essere adottare in senso letterale o metaforico, come vento e pioggia nel mondo reale o per descrivere sconvolgimenti politici.

Le nuvole: usate per esprimere un sentimento di nostalgia.

La luna: Li Bai chiamò suo figlio "Servo della luna", e da ciò si può vedere quanto questa fosse importante per lui, in quanto la luna rappresenta un'ideale di bellezza per i poeti.  

Il sole al tramonto: tema spesso ricorrente in poesie che esprimono la bellezza di alcuni paesaggi.  

La zona a nord della Grande Muraglia: i poeti della dinastia Tang scrissero spesso poesie sulla zona a nord della Grande Muraglia, che rappresentava per loro sia la guerra che un paesaggio esotico.

Alla fine, condivido con voi una famosa poesia sulla luna di Li Bai che mi piace molto per terminare il programma di oggi.

Sotto la luna, un festino solitario

Seduto lì tra i fiori, con la brocca di vino, 

festino solitario, privo di amici intimi,

elevo il mio boccale e invito il chiar di luna.

Insieme all'ombra, poi, saremo in tre,

giacché la luna non si negherà al bere.

E mentre l'ombra seguirà il mio corpo,  

intanto, al fianco suo, io scorterò la luna.

La via della gaiezza termina a primavera;

mentre la luna ondeggia, al mio canto, qua e là.

Ed ha un sussulto l'ombra, fremendo, alla mia danza.

Da sobri, noi viviamo di una gioia comune;

quando poi, nell'ebbrezza, ciascuno si disperde.

Noi tre, per sempre uniti, vagando senza affetti,

infine, in lontananza, saremo alla Via Lattea.

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