Ue: report sulla previsione autunnale, una lenta ripresa economica
  2014-11-05 17:32:26  cri

Il 4 novembre presso la sede generale dell'Unione Europea a Bruxelles, la Commissione europea ha pubblicato il report autunnale sulla previsione economica, in cui ha affermato che a causa rallentamento della velocità di crescita dell'economia globale, della cirsi ucraina e di questioni interne all'Ue, si prevede che l'economia dei 28 paesi membri dell'Unione e dell'eurozona vivrà una situazione di crescita e inflazione basse, e accoglierà una lenta ripresa nell'anno prossimo.

È la prima volta che la nuova Commissione pubblica i dati della previsione economica a partire dal suo incarico ufficiale il primo novembre. Questi dati hanno un grande valore di riferimento per l'elaborazione delle politiche future da parte della commissione. Il nuovo vice presidente della commissione, Jyrki Katainen, e il commissario responsabile agli affari economici e finanziari, delle imposte e dell'Unione Doganle, Pierre Moscovici, hanno presenziato alla conferenza stampa tenutasi il 4 novembre. Rispetto all'attitudine dei funzionari dell'Ue nel corso della pubblicazione dei dati sulla previsione economica primaverile, Katainen e Moscovici, sono stati in quest'occasione prudenti e non troppo ottimisti.

Secondo quanto previsto dal nuovo report, nel 2014, il PIL dei 28 paesi membri dell'Ue e dei paesi dell'eurozona, avranno rispettivamente una crescita dell'1,3% e 0,8%, inferiori alle previsioni elaborate nella primavera scorsa. Il vice presidente dell'Ue, Katainen, ritiene che questa situazione sia stata causata dal rallentamento della crescita economica di alcune grandi economie e le economie emergenti, in aggiunta all'influenza della crisi ucraina e della situazione mediorientale, a una velocità della crescita globale ed europea più basse rispetto alle previsioni della prima metà dell'anno.

Nel frattempo, nei paesi membri dell'Ue sussistono delle questioni che hanno indebolito la vitalità della crescita economica. Queste questioni in particolare comprendono la struttura a livello appronfondito, il debito governativo e idividuale e i problemi finanziari dovuti alla crisi del debito sovrano.

Secondo i nuovi dati, la situazione è diversa per ciascun paese dell'Ue. Quest'anno, la Germania, prima grande economia europea, continuerà a mantenere un tasso di crescita dell'1,3%. La GB e la Polonia hanno un comportamento ottimista con un alto tasso di crescita rispettivamente di 3,1% e 3,0%, mentre l'Irlanda occupa la prima posizione con un tasso di crescita di 4,6%. Tuttavia, un'altra grande economia come la Francia ha realizzato una debole crescita dello 0,3%. L'Italia, la Croazia e la Finlandia vivono ancora un momento di crescita negativo.

Secondo quanto rilevato dal report, a causa de rallentamento della crescita economica, il mercato dell'occupazione non è migliorato. Il commissario Pierre Moscovici ha affermato:

"L'andatura delle attività economiche ha provocato l'impossibilità di attirare forza lavoro, per cui possiamo prevedere che la crescita del tasso occupazionale nel 2014-2015 sarà limitata. In seguito alla ripresa economica e al moderato aumento dei salari, il tasso di occupazione avrà una crescita piuttosto alta nel 2016. Perciò la commissione prevede che il tasso di disoccupazione dell'Ue e dell'eurozona diminuirà rispettivamente al 9,5% e 10,8%".

Tuttavia, il report ha indicato al contrario che esistono alcuni punti salienti nell'economia dell'Ue e dell'eurozona, come il continuo miglioramento del mercato finanziario, l'allentamento delle politiche monetarie nell'eurozona, la diminuzione dei tassi di interessi di alcuni paesi membri dell'Ue. Un altro aspetto, è la continua diminuzione del deficit finanziario. Il vice presidente della Commissione Europea, Katainen, ha dichiarato:

" La proporzione tra il deficit finanziario dei paesi dell'eurozona e di PIL continua a diminuire, sebbene sia un po' lenta rispetto al 2013. Si prevede il 3% per eurozona, 2,6% per Ue. In seguito al rafforzamento delle attività economiche, nei prossimi due anni il disavanzo continuerà' a diminuire".

Per quanto riguarda il futuro, il report dimostra che l'economia europea continuerà una lenta ripresa nel 2015, il tasso di crescita del PIL potrebbe raggiungere l'1,5%, e avrà uno sviluppo più rapido nel 2016 con un tasso di crescita del 2,0%. Tuttavia, report ha ribadito che il rischio di diminuzione della crescita economica dell'Ue è ancora evidente, sia per una questione di ambiente esterno che di fattori interni; i governi a vari livelli devono pertanto assumersi le proprie responsabilità e promuovere positivamente la crescita economica e l'occupazione.

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