Cina: continuerà a dare contributi positivi per la tutela del clima globale
  2014-11-25 20:24:58  cri

 

Il 25 novembre a Beijing, un funzionario responsabile per i negoziati sui cambiamenti climatici ha affermato che la Cina affronterà attivamente i cambiamenti climatici e assumerà i doveri internazionali adattati alla propria fase di sviluppo, capacità e responsabilità, in modo da dare contributi positivi alla tutela dell'ambiente climatico globale. Si tratta non solo del benessere di tutta l'umanità, ma ciò di cui necessita lo sviluppo della Cina stessa. Ecco di seguito il nostro servizio in merito.

Dal primo al 12 dicembre a Lima, capitale del Perù, si terrà la Conferenza sui Cambiamenti climatici delle Nazioni Unite. A partire da domani 26 dicembre, inizieranno a partire in successione i membri della delegazione cinese che parteciperà alla conferenza. Il 25 novembre, il capo della delegazione, Xie Zhenhua, e il vice capo, Su Wei, hanno aderito alla conferenza stampa interessata tenutasi a Beijing, presentando le opinioni politiche della delegazione cinese e i vari impegni effettuati dalla Cina per affrontare i cambiamenti climatici.

Il vice capo della delegazione cinese e capo rappresentante per i negoziati, Su Wei, ha illustrato:

"Il governo cinese auspica che la conferenza di Lima possa attivamente mettere in pratica il consenso precedentemente raggiunto sul rafforzamento delle azioni di tutte le parti prima del 2020. I paesi sviluppati devono aumentare significativamente gli sforzi per ridurre le emissioni entro il 2020, tenendo fede alla promessa di fornire sostegno ai paesi in via di sviluppo nei settori del trasferimento dei fondi, delle tecniche, e della costruzione delle capacità."

Secondo la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, i paesi sviluppati dovrebbero adempiere alla responsabilità di fornire sufficienti fondi ai paesi in via di sviluppo, sostenendoli nel far fronte ai cambiamenti climatici. Sfortunatamente, ciò non si è svolto con successo.

Nel superare le difficoltà legate allo sviluppo interno del Paese, la Cina ha al contempo aiutato attivamente i paesi in via di sviluppo, e in particolare i piccoli paesi insulari, a raccogliere fondi per la "Cooperazione Sud-Sud", la cooperazione tra i paesi in via di sviluppo volta ad affrontare i cambiamenti climatici. Dal 2011, per la Cooperazione Sud-Sud, sono già stati accumulati 270 milioni di RMB. Secondo quanto reso noto, la Cina aumenterà gli sforzi in merito.

Nella conferenza dei contraenti che si terrà l'anno prossimo a Parigi, i rappresentati di tutte le parti raggiungeranno un accordo per rafforzare l'azione internazionale nel far fronte ai cambiamenti climatici dopo il 2020. La Conferenza di Lima delle Nazioni Unite di quest'anno sarà un passo importante per il raggiungimento di quest'obiettivo, e il capo della delegazione cinese Xie Zhenhua ha detto che la Cina auspica che tutte le parti verifichino che le promesse precedentemente fatte vengano mantenute.

Secondo la decisione della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima tenutasi a Varsavia l'anno scorso, tutti i paesi hanno il dovere di dichiarare i propri obiettivi operativi il primo trimestre del prossimo anno. All'inizio di questo mese, Cina e Usa hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per affrontare i cambiamenti climatici, la prima in cui i due paesi annunciano i propri obiettivi operativi. Xie Zhenhua ritiene che gli obiettivi di azione annunciati da Cina e Stati Uniti, rispettivamente il più grande paese in via di sviluppo e il più grande paese sviluppato, nonché paesi entrambi con le massime emissioni di anidride carbonica e di gas a effetto serra, abbiano iniettato energia positiva alla conferenza.

La Cina, gli Stati Uniti e l'Unione europea hanno annunciato i propri obiettivi. Tra i vari obiettivi, la Cina prevede di raggiungere un picco di emissioni di anidride carbonica intorno al 2030, e cercherà di raggiungerlo il più presto possibile. L'obiettivo ha anche puntualizzato che fino al 2030 la percentuale dei combustibili non fossili cinesi per il consumo di energia primaria aumenterà fino al 20%. Alcuni ritengono anche che la Cina dovrebbe precisare o anticipare tale obiettivo. In merito, Xie Zhenhua ha risposto:

"Tra oggi e il 2030 corrono 16 anni; in questi 16 anni, ci troveremo ad affrontare grandi incertezze relative allo sviluppo economico e sociale, all'energia, e ad altri ambiti. Ad esempio, i paesi sviluppati avevano promesso di raggiungere gli obiettivi entro il 2020, ma poi c'è stata la crisi finanziaria, il che ha reso impossibile la loro realizzazione. Pertanto, lo sviluppo economico e sociale ha molte incertezze. Per quanto riguarda la proposte del 2030, ritengo che si tratti di un obiettivo scientifico e oggettivo. Tuttavia, siamo determinati a cercare di raggiungere l'obiettivo il più presto possibile, a dimostranza della nostra attenzione scientifica e della nostra volontà di fare del proprio meglio."

Xie Zhenhua ha anche detto che, determinato tale obiettivo, la Cina sarà portata a cambiare il modo di sviluppo, a regolare la struttura economica, a percorrere la strada di sviluppo verde, a basse emissioni di carbonio, e ciclico, e che la Cina ha anche la determinazione e la fiducia necessarie per tener fede a tale promessa.

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