Bruxelles: i ministri della difesa della NATO prestano attenzione alla moderna guerra informatica
  2013-06-06 15:11:17  cri

Il 4 giugno, nella sede generale della NATO, a Bruxelles, i ministri della difesa dei 28 paesi che compongono l'alleanza atlantica hanno tenuto una riunione in cui si è discusso di come elevare la capacità di risposta della NATO alla guerra informatica, e della sicurezza della sua rete collettiva.

L'argomento centrale del primo giorno di conferenza ha riguardato proprio la risposta della NATO agli attacchi informatici, ed è stata la prima volta nella storia dell'alleanza che si è tenuta una riunione a livello ministeriale sul tema della sicurezza informatica. Al termine della riunione giornaliera, il Segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha affermato che la difesa informatica è un tema cruciale per gli alleati, che il compito principale della NATO è proteggere la sua rete interna, ma anche che, in qualità di alleanza, tutti i membri dovranno affrontare insieme questi pericoli.

"Noi tutti siamo in stretto collegamento, ed una risposta che non sia rapida ed efficace in caso di attacco ad un alleato, influenzerebbe tutti gli altri paesi membri. La forza della difesa informatica della NATO dipende dall'anello più debole della catena. Se tutti insieme affronteremo questo problema, saremo in grado di rafforzare la nostra capacità complessiva di difesa informatica. "

Nel 2007, l'Estonia, paese membro della NATO, ha subito attacchi informatici. L'anno successivo, la NATO ha costituito un Centro per la Sicurezza della Rete a Tallinn. Il "Nuovo servizio per le sfide alla sicurezza " istituito dalla NATO nel 2010, ha la funzione di elevare la capacità dei paesi dell'alleanza di rispondere alla guerra cibernetica. In merito, Rasmussen ha affermato che attacchi informatici complessi e pericolosi si stanno diffondendo sempre di più, e che la NATO deve affrontarli in modo deciso.

 

"La NATO ha già cominciato a rispondere alla minaccia degli attacchi informatici. L'anno scorso, abbiamo trattato oltre 2500 grandi casi, e questo significa che, nel corso dell'anno, abbiamo dovuto affrontare un caso di questi ogni tre ore. Anche se gli attacchi si sono dimostrati sempre più specializzati, siamo riusciti a rispondere con successo."

 

Nel corso della conferenza, i ministri della difesa dei vari paesi hanno discusso in particolare come promuovere le cooperazione tra gli alleati per rispondere alla guerra cibernetica. Rasmussen ha affermato che la NATO si sta prodigando per rafforzare la sua capacità di risposta agli attacchi informatici 24 ore su 24.

     

"Abbiamo convenuto, all'unanimità, che per l'autunno di quest'anno la nostra capacità di difesa informatica dovrà essere a pieno regime, e questo significa che la nostra rete di difesa coprirà tutti gli alleati. Siamo anche d'accordo che, in occasione della prossima conferenza che si terrà ad ottobre, continueremo a discutere sulla questione dell'aiuto che la NATO dovrà fornire in caso attacco informatico subito da un alleato. A tale proposito, scriveremo un rapporto dettagliato."

  

I ministri della difesa dei vari paesi hanno anche discusso su come ripartire le spese per la costruzione della rete di difesa. Il bilancio della difesa dei paesi della NATO ha visto una notevole riduzione a causa della crisi finanziaria e del debito, tuttavia sono aumentati i costi per l'ammodernamento delle strutture e dell'equipaggiamento militare. Riguardo la questione della mancanza di fondi, Rasmussen ha invitato gli alleati ad aumentare il bilancio per le spese militari, e ha fatto appello ai paesi dell'Europa occidentale a ripartire meglio i costi.

      

"Per cambiare questa tendenza, dobbiamo assicurare un bilancio sufficiente per la difesa nazionale, e aumentare le spese per la difesa dopo la ripresa economica. Inoltre, dobbiamo utilizzare bene questo denaro attraverso una migliore cooperazione. I paesi europei dovranno contribuire a ridurre l'attuale, eccessivo impegno assunto dagli Stati Uniti nei confronti dell'alleanza."

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