Il 20 ottobre, in Egitto, dopo l'incontro con il rappresentante speciale congiunto dell'Onu e della Lega Araba, Lakhdar Brahimi, il Segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Araby ha affermato che è previsto per novembre, a Ginevra, il secondo round di negoziati sulla questione siriana. Brahimi ha invitato le parti interessate a intensificare gli sforzi per risolvere il problema il prima possibile.

La mattina del 20 ottobre, presso la sede generale della Lega Araba, al Cairo, Araby ha incontrato Lakhdar Brahimi. Entrambi hanno avuto un colloquio sulla prossima conferenza di Ginevra sulla Siria, e sull'attuale situazione siriana. Dopo l'incontro, nel corso della conferenza stampa congiunta, Araby ha annunciato che gli incontri si terranno a novembre.

"L'inizio della seconda conferenza di Ginevra è previsto per il 23 novembre, e sono già in corso diverse attività di preparazione. Certamente dovremo affrontare ancora molti ostacoli e difficoltà per assicurare che l'incontro si svolgerà come previsto." Tuttavia, nella stessa occasione, Brahimi ha fatto chiarezza sulla situazione attuale, sottolineando che ancora non è stata fissata una data certa per l'inizio dei lavori della conferenza.

"Visiterò alcuni paesi e poi tornerò a Ginevra per tenere degli incontri con i rappresentanti dei membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, tra cui quelli di Stati Uniti e Russia. Annuncerò poi la data precisa della conferenza. Noi tutti certamente ci auguriamo che questa si potrà tenere a novembre."

Lo stesso giorno, Brahimi ha annunciato che la conferenza "non potrà esserci senza la partecipazione delle opposizioni siriane", sottolineando che tra queste esiste ancora il grande problema dell'unità tra le loro posizioni. Tuttavia "si stanno tenendo colloqui per garantire che i rappresentanti delle opposizioni potranno discutere delle loro opinioni nel corso della conferenza".

Brahimi ha sottolineato che la crisi siriana dura da molto tempo, ma che l'attuale situazione continua a peggiorare costantemente. Gli scontri hanno provocato oltre centomila morti e milioni di rifugiati. Oltre un terzo dei siriani sono stati colpiti, e i paesi del Medio Oriente e di tutto il mondo ne sono stati influenzati, dunque questa crisi deve essere risolta il prima possibile.

"i paesi della regione e la comunità internazionale sono stati influenzati dalla crisi siriana e questa è già divenuta una questione la cui soluzione è necessaria e urgente. Mi auguro che tutte le parti interessate intensifichino gli sforzi per risolvere al più presto questo problema."

Araby è pieno di speranze per la seconda conferenza di Ginevra, e ha dichiarato che al termine dei lavori sarà possibile continuare ad allargare il consenso raggiunto nel corso della prima conferenza, avviando così un processo di transizione "completo" in cui potranno partecipare sia il governo che le opposizioni.

"In precedenza, gli Stati della Lega Araba hanno chiesto di trovare una soluzione politica per porre fine agli scontri e consentire l'accesso agli aiuti umanitari in Siria. Tuttavia, questi obiettivi non sono stati realizzati pienamente. Ci auguriamo che nel corso della prossima conferenza sarà possibile raggiungere un accordo per fermare le violenze e porre fine alle miserie del popolo siriano, che durano da oltre due anni"

Il 19 ottobre, Lakhdar Brahimi è giunto al Cairo per iniziare un nuovo giro di visite in Medio Oriente. Oltre che in Egitto, si recherà in Iran e in Siria per coordinare le posizioni delle parti, e per preparare per la seconda conferenza di Ginevra.