Francia: le relazioni tra Cina e Francia agli occhi di diversi francesi
  2014-01-28 14:30:01  cri

Il 27 gennaio 1964, i popoli di Cina e Francia hanno segnato l'inizio di una nuova epoca con l'avvio di rapporti diplomatici. Oggi, dopo cinquant'anni, la Francia conta una popolazione di oltre 65 milioni di persone, gli abitanti della Cina sono più di un miliardo e trecento milioni, e i rapporti tra i due paesi vivono un nuovo storico momento. I francesi dispongono delle più moderne conoscenze sulla Cina, e per l'artista e architetto francese, Patrick Bouchain, la lungimiranza di allora ha confermato che lo sviluppo cinese e gli scambi tra i due paesi vengono prima di tutto:

"Ritengo che la decisione presa allora dal presidente Charles de Gaulle di allacciare relazioni diplomatiche con la Cina sia stata una decisione lungimirante. Questa relazione di amicizia è stata tale anche sul piano pratico, e la situazione di oggi conferma la lungimiranza di allora. Dobbiamo trattare lo sviluppo futuro delle relazioni tra i due paesi con una visione più aperta e realistica. Ritengo che la Cina – che ha una popolazione enorme, una lunga storia, e si sta sviluppando rapidamente - debba trovare la sua posizione adeguata in ambito internazionale, e in un mondo globalizzato la Cina ha bisogno di essere conosciuta bene dalla società occidentale. Dunque gli scambi in diversi campi, sia culturali che industriali, sono molto importanti. L'aspetto fondamentale si concentra sugli scambi e sulla conoscenza reciproca, e la cultura è un fattore determinante per la promozione di questi scambi. Spero davvero di poter contribuire alla promozione della conoscenza reciproca tra Cina e Francia, soprattuto nel campo della cultura."

Il francese Jean-Marie Lambret, che ha più di 50 anni, ha prestato attenzione alla Cina attraverso l'ascolto dei programmi della radio ad onde corte, sin dal 1975. Nel 2003 è venuto in Cina per la prima volta e ha visitato Beijing, Shanghai e Suzhou, facendo esperienza di quel paese che aveva visto solo nei film o sui libri. Lambret ha ricordato con eccitazione "il primo contatto con la Cina e con i cinesi amichevoli", e si è dimostrato ottimista sul futuro andamento delle relazioni con la Cina.

"Il viaggio è stato davvero impressionante! Non ero mai stato in Cina, e pensavo che tutti i cinesi fossero piccoli e magri, e che non vestissero alla moda, ma quando ho messo piede nel paese ho visto che le cose erano diverse. I cinesi sono alti e ben vestiti, non c'è alcuna differenza tra loro e gli europei. La vastità del territorio e le diverse minoranze etniche mi hanno impressionato. Anche se le religioni e le culture sono diverse, tutti possono vivere insieme piacevolmente e amichevolmente. I cinesi sono coraggiosi e laboriosi, tutti lavorano con impegno per lo sviluppo del paese. Oggi la Cina produce alta tecnologia, come le automobili, e a mio modo di vedere è già un paese sviluppato. In futuro, sia le relazioni sino-fracesi che quelle sino-europee assisteranno senza dubbio a sviluppi migliori. I rapporti tra Cina e Francia hanno una storia lunga, da più di 50 anni i due paesi hanno mantenuto un'amicizia sincera e profonda. Da qualche anno, con lo sviluppo ulteriore dell'economia e della tecnologia cinese, mi sento molto ottimista sul futuro sviluppo delle relazioni sino-francesi!"

In Francia vivono ancora 6000 mila cinesi. Nell'importante occasione del 50° anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche della Francia con il loro paese, si sentono orgogliosi e hanno nel cuore molte aspettative. Il signor Chen Shaoqi è il presidente della più grande associazione di cinesi residenti in Francia, l'associazione della comunità cinese di Qingtian. Durante i 30 anni che ha trascorso lavorando in Francia, ha sentito molto l'importanza di questi temi come lo sviluppo della madrepatria e delle relazioni sino-francesi.

"Siamo venuti in Francia nel 1979, quanto il periodo di riforma e apertura era appena iniziato, e quando per strada incontravamo un cinese eravamo molto eccitati, perché era un compatriota. Dal 1979 ad oggi, ogni volta che abbiamo fatto ritorno in Cina, abbiamo visto i cambiamenti enormi della nostra madrepatria. La cosa più importante è che possiamo sentirci orgogliosi in quanto cinesi, e tutto ciò è attribuibile all'apertura e alla prosperità del nostro paese. I francesi sono amichevoli nei nostri confronti, e qui non siamo stati discriminati. Ci auguriamo che le relazioni tra Cina e Francia diventino sempre migliori, e che assistano ad un'apertura in tutti i settori, perché la Cina ha un grande mercato, e loro ne hanno bisogno. Lavoriamo qui con impegno, rispettando le leggi francesi. Credo che i rapporti tra i due paesi stiano diventando sempre migliori, e desideriamo essere presenti anche all'80° e al 100° anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche tra Cina e Francia."

 Forum  Stampa  Email  Suggerisci
Messaggi
Dossier
• Concorso a premi sul tema "Amo studiare la lingua cinese"
Cari amici, con il continuo crescere della febbre per lo studio della lingua cinese, ora nel mondo coloro che tramite vari canali studiano la nostra lingua superano ormai i 40 milioni, ivi compresi molti italiani. La sezione italiana di RCI sta esplorando nuovi canali per aiutarvi ad apprendere e migliorare il vostro cinese in modo più facile e comodo...
Angolo dei corrispondenti
Foto
Eventi
• 60 anni della Nuova Cina
• Primo convegno letterario italo-cinese
• Amo il cinese
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040