Cina: lotta all'inquinamento atmosferico
  2014-03-11 14:25:45  cri

Il cielo blu, l'aria fresca e pulita sono esigenze basilari per il popolo cinese. Tuttavia, la realtà inevitabile è che in Cina le città sono coperte dallo smog. Ormai l'eliminazione dell'inquinamento non è solo un problema difficile con cui il governo deve misurarsi, ma è stato anche uno dei punti focali di discussione nel corso della seconda sessione della 12esima Assemblea Popolare Nazionale cinese. Come risolvere il problema delle malattie cardio-respiratorie, di cui i cittadini sono sempre più preoccupati? Come dichiarare guerra all'inquinamento atmosferico?

L'anno scorso, molte regioni della Cina hanno dovuto fronteggiare una grave condizione d'inquinamento atmosferico. L'allarme per l'alta concentrazione nell'aria di particolato fine (PM2,5) aveva nuovamente superato i livelli di guardia. In tutto il paese, la zona più inquinata copre l'area di Beijing, Tianjin e della provincia dello Hebei, e per i residenti l'uso della mascherina è diventato qualcosa d'indispensabile alla vita quotidiana.

Ormai oltre la metà del paese è coperta da uno smog composto da PM2,5 e da altre particelle inquinanti. In occasione della conferenza stampa di routine per la riunione annuale dell'Assemblea Popolare Nazionale cinese, il vice ministro dell'Ambiente, Wu Xiaoqing, si è pronunciato in merito al problema, ed ha analizzato le ragioni di questa grave situazione, inquadrandole in 3 punti:

"In primo luogo, la ragione fondamentale risiede nell'enorme quantità di emissioni. L'uso del carbone, lo sviluppo industriale, l'uso dei veicoli, i lavori di costruzione e la polvere per le strade costituiscono le fonti principali di queste emissioni. In secondo luogo, le condizioni meteorologiche sfavorevoli sono diretta conseguenza dell'inquinamento. Terzo, la somma dell'inquinamento locale con quello regionale costituisce anche un fattore importante per spiegare la situazione attuale."

Nel 2014, la Cina rafforzerà le politiche di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni, controllando il totale del consumo di energia per realizzare una sua riduzione di oltre il 3,9%, e un abbassamento al 2% delle emissioni di anidride solforosa e di domanda chimica di ossigeno.

Alle 12:00 del 9 marzo, la seconda sessione della 12esima Assemblea Popolare Nazionale cinese è entrata nella fase finale della presentazione delle mozioni dei rappresentanti. La maggioranza delle oltre 460 mozioni si sono focalizzate sulla tutela dell'ambiente ecologico. Tra le migliaia di consigli presentati, c'è anche quello di Zhong Nanshan per una soluzione al problema dell'inquinamento atmosferico, che è sempre stato al centro delle sue preoccupazioni sin dalla sua assunzione dell'incarico di delegato all'Assemblea Popolare cinese.

"Per controllare lo smog, tutti i settori dovranno fare la loro parte. Quello del carbone, della siderurgia, del cemento, dell'auto e dei trasporti; tutti dovranno avere uno scopo ben definito. Inoltre, non solo la municipalità di Beijing, ma tutte le altre regioni sono chiamate ad agire. Il controllo dello smog sarà una battaglia difficile e lunga, ma sono molto ottimista per il futuro."

L'obiettivo stabilito dal Programma per la prevenzione e il controllo dell'inquinamento atmosferico, pubblicato lo scorso settembre dal governo cinese, è quello di ridurre del 90% la concentrazione di particolato fine nelle città rispetto alla quantità presente nel 2012, migliorando sensibilmente la qualità dell'aria in tutto il paese.

Il vice ministro dell'Ambiente cinese, Wu Xiaoqing, ha illustrato in merito l'intenzione da parte del governo di continuare il rafforzamento della tutela ambientale attraverso massicci investimenti.

"Gli investimenti per la tutela ambientale nel nostro paese sono ulteriormente aumentati con una crescita annuale di 200 miliardi di RMB. Secondo le previsioni, durante il periodo del dodicesimo piano quinquennale (dal 2011 al 2015), gli investimenti per la tutela ambientale supereranno probabilmente i 5000 miliardi."

La sicurezza e il miglioramento del tenore della vita della popolazione sono stati inclusi nel programma dei lavori principali del governo per l'anno 2014. Il controllo dell'inquinamento atmosferico è la questione più importante che ha a che fare proprio con la qualità della vita dei cittadini, e dunque in Cina è stato spesso al centro dell'attenzione. In merito, il primo ministro cinese, Li Keqiang, ha così affermato:

"L'aumento dello smog e l'aggravamento dell'inquinamento è un allarme lanciato dalla natura nei confronti dello sviluppo estensivo. È dunque necessario rafforzare la tutela ambientale e avere la determinazione di portare a compimento questa difficile missione, adottando misure decise."

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