Obama incontra Yatsenyuk, la Russia sostiene il referendum in Crimea
  2014-03-14 14:06:39  cri

 

La Crimea è ormai entrata in un completo stato di preparativi in vista del referendum del 16 marzo. Il 12, ora locale, alla Casa Bianca, il presidente americano Obama ha incontrato il premier ad interim dell'Ucraina, Arseniy Yatsenyuk, a cui ha ribadito il sostegno americano al governo ad interim del paese, invitando nel frattempo la Russia a sollecitare la Crimea a cancellare il referendum sul distacco dall'Ucraina e sull'adesione alla Russia.

Il 12 marzo, il presidente del Parlamento della Crimea, Volodymyr Konstantinov, ha affermato che il milione e 550 mila schede elettorali del referendum sono già state stampate e ora vengono inviate nelle varie circoscrizioni elettorali. L'intero lavoro di trasporto sarà completato il 13. Inoltre il primo vice premier della Repubblica autonoma di Crimea, Rustam Temirgaliev, ha detto che se il referendum ottiene il sostegno della maggioranza della popolazione, la Crimea spera di entrare nella Federazione Russa nella veste di Repubblica. Allora, la Crimea otterrà un'autonomia ancora maggiore e incaricherà i leader del Parlamento e della Repubblica di decidere la lingua ufficiale da usare all'interno della Repubblica. Ha aggiunto che osservatori della CIS, della Russia e di altre organizzazioni internazionali verranno a monitorare il processo del referendum. Per il momento, la struttura degli osservatori internazionali è ancora in fase di definizione, e il risultato finale sarà pubblicato entro due giorni.

Per garantire che nel corso del referendum non si verifichino incidenti, l'11 scorso il Parlamento della Crimea ha deciso di vietare alle organizzazioni sociali e ai partiti politici filo-fascisti e neo-nazisti di tenere delle attività all'interno della Crimea, ivi compresi il Partito Liberale e l'organizzazione democratica estremista "Area Destra" che hanno svolto un importante ruolo nel cambiamento della regime ucraino. Il 12 il presidente del Parlamento della Crimea, Volodymyr Konstantinov, ha chiesto ai dipartimenti decisionali di varare un piano specifico per attuare le decisioni del Parlamento. Inoltre, il governo della Repubblica di Crimea ha rafforzato il controllo del traffico all'ingresso della capitale Simferopol.

Recentemente il governo russo ha espresso più volte sostegno al prossimo referendum. Il 12, il ministro dello Sviluppo Economico, Alexey Ulyukaev, ha affermato che se la Crimea aderisce alla Russia, diventerà una parte della zona di sviluppo prioritario della costa russa del Mar Nero, ottennendo diritti speciali di sviluppo prioritario simili a quelli di cui gode l'Estremo Oriente russo. Anche i presidenti delle due camere del Parlamento russo hanno promesso che una volta che la Crimea abbia aderito alla Russia, godrà di un alto livello di autonomia. Inoltre il ministero degli Esteri russo ha già riconosciuto la legittimità della dichiarazione di indipendenza della Crimea e invita i vari paesi a rispettare il diritto del popolo della Crimea di decidere il proprio destino. Tuttavia, il presidente russo Putin non ha ancora fatto alcun commento aperto sul referendum in Crimea.

Il 12 marzo alla Casa Bianca, il presidente americano Obama ha incontrato il premier del governo ad interim ucraino, Arseniy Yatsenyuk, sottolineando in modo particolare il pieno sostegno Usa al governo ad interim ucraino. Ha invitato la Russia a por fine immediatamente alle operazioni militari per cambiare la posizione della Crimea e a interrompere il referendum nella penisola, perché è una diretta violazione della Costituzione dell'Ucraina e del diritto internazionale. Ha aggiunto che gli Usa e la comunità internazionale non riconosceranno i risultati del referendum, ed ha avvertito che se la Russia insiste ad ostinarsi, pagherà sicuramente un caro prezzo. Ha anche invitato il Congresso ad approvare al più presto la concessione di assistenza economica all'Ucraina, tra cui un prestito da 1 miliardo di dollari.

Lo stesso giorno, il Pentagono ha annunciato l'invio di altri 12 caccia F-16s e di 300 militari dalla base aerea di Aviano, in Italia, a quella di Lasker, in Polonia, che si prevede avverrà nel fine settimana, per affrontare ogni possibile situazione in Ucraina. Nel frattempo, nel corso di un'audizione dello stesso giorno al Congresso, il segretario di Stato americano Kerry ha detto che il 14 andrà a Londra per incontrare il ministro degli Esteri russo Lavrov e discutere la crisi ucraina.

Di fronte alle continue minacce di sanzioni dell'occidente, Putin ha detto apertamente che le sanzioni verso la Russia potranno avere solo l'effetto opposto, e anche l'influenza sarà reciproca. Dal canto suo, il ministero degli Esteri russo ha affermato che se l'occidente adotta delle sanzioni verso la Russia, la risposta della Russia potrebbe non essere paritaria. Il 12, non solo Putin ha telefonato al presidente francese Hollande, ma anche funzionari di alto livello del ministero degli Esteri russo hanno condotto diverse forme di colloqui e scambi con rappresentanti dell'Ue, del Consiglio d'Europa, della Francia e della Gran Bretagna. Lo stesso giorno, il vice ministro della Difesa russo, Anatoly Antonov, ha affermato che anche se adesso la situazione politica e militare dell'Ucraina è complessa e le operazioni militari della Nato e degli Usa nei pressi del confine della Russia sono sempre più frequenti, la Russia si prepara ancora ad attuare i trattati internazionali già firmati , così da rafforzare la fiducia reciproca.

 

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