Cina: ABC del Piano della nuova urbanizzazione
  2014-03-20 14:35:20  cri

Negli ultimi giorni in Cina è stato pubblicato il Piano della nuova urbanizzazione. Il 19 marzo a Beijing i responsabili del governo che si sono occupati della stesura del documento hanno incontrato i giornalisti cinesi e stranieri per rispondere alle domande sulla riforma del sistema di registrazione della residenza e sullo sviluppo delle metropoli. Ecco di seguito il nostro servizio in merito:

Il Piano della nuova urbanizzazione della Cina è stato completato dopo un lavoro di ricerca e stesura durato oltre tre anni ad opera di 13 enti istituzionali tra cui la Commissione statale per lo sviluppo e la riforma, il ministero delle Finanze e il ministero delle Risorse Umane e della Previdenza Sociale. In merito, il vice direttore della Commissione statale per lo sviluppo e la riforma, Xu Xianping, ha spiegato:

"Negli oltre 30 anni dall'avvio delle politiche di apertura e riforma l'urbanizzazione della Cina ha conseguito risultati notevoli accumulando però anche non poche contraddizioni e problemi. Oggi lo sviluppo dell'urbanizzazione si trova ad un bivio, se si continuerà sulla strada della bassa qualità e della cieca espansione non vi sarà via d'uscita, per questo è necessario imboccare una nuova strada".

Quali sono i nuovi contenuti presenti nel documento? Secondo quanto appreso, il maggiore progresso sta nella riforma della registrazione della residenza nella quale vengono per la prima volta introdotti i parametri di calcolo del tasso d'urbanizzazione. Ciò vuol dire che sempre più potenziali residenti nelle città potranno beneficiarne. A proposito, Xu Xianping ha osservato:

"Dobbiamo trasformare gradualmente gli operai contadini più capaci e vogliosi che lavorano o svolgono attività commerciali nelle città e nelle cittadine in residenti urbani tramite una politica differenziata di registrazione della residenza. Cercheremo di fare in modo che, attraverso il sistema del permesso di residenza, i cittadini che risiedono nelle città ma non ne posseggono l'hukou possano godere dei servizi pubblici fondamentali".

Secondo il documento, entro il 2020 nelle città e cittadine cinesi verrà registrata la residenza di 100 milioni di contadini. In merito il vice ministro della Pubblica Sicurezza, Huang Ming, ha detto:

"I principi della riforma sono chiari: il rispetto della volontà, delle scelte autonome e delle soluzioni in linea con le situazioni concrete delle diverse località, così come sono chiari i punti principali della riforma: concentrarsi principalmente sui contadini inurbati e occuparsi al contempo anche degli altri cittadini migratinelle città. Bisogna risolvere prima il problema della registrazione dell'hukou di coloro che vivono da tempo nelle città e dal profilo professionale molto competitivo".

Huang Ming ha aggiunto che nel futuro sviluppo urbano ci sarà differenza tra le politiche di registrazione della residenza nelle metropoli, nelle città medio-piccole e nelle cittadine, e che le dimensioni della popolazione delle metropoli saranno rigorosamente controllate. Ecco le parole di Huang Ming:

"Le metropoli devono controllare rigorosamente le dimensioni della popolazione e procedere ad una registrazione della residenza cosiddetta "a scala" tramite il sistema di punteggio sulla base dei principi di apertura, giustizia ed ordine, in modo da controllare razionalmente le dimensioni e il ritmo della registrazione. Perchè si continua a dire che le città rimangono solo un sogno? Credo che una speranza ci sia ancora. Se si vuole realizzare il sogno di vivere nelle città la pista più realistica rimane sempre le piccole e medie città, se si vogliono scegliere le metropoli, bisogna da una parte creare le condizioni adatte e dall'altra mantenere una mentalità razionale".

Per quanto riguarda la copertura dei servizi pubblici, il vice ministro delle Case e della Costruzione Urbana e Rurale, Qi Ji, ha spiegato:

"Primo, bisogna realizzare la copertura totale della garanzia della casa per i contadini che hanno registrato la residenza nelle città. In altre parole, nella sfera della garanzia della casa nelle città, verranno inseriti tutti i contadini corrispondenti ai requisiti, naturalmente le modalità di garanzia saranno diversificate. Secondo, bisogna realizzare gradualmente la copertura totale dei servizi pubblici fondamentali per i residenti nelle città. Per i contadini operai che vivono nei centri urbani il governo deve non solo risolvere il problema dell'occupazione, ma anche garantir loro un luogo in cui vivere. Dobbiamo dargli una residenza stabile e che soddisfi il loro fabbisogno, così da promuovere gradualmente e continuamente l'occupazione".

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