Il 31 marzo, la parte militare sudcoreana ha annunciato che la Corea del Nord, nel corso dell'esercitazione armata cominciata a mezzogiorno del 31 dalla Corea del Nord stessa, nella zona marittima occidentale della penisola coreana, al "confine settentrionale", alcuni proiettili sono caduti nelle acque sudcoreane. Successivamente, la parte militare sudcoreana ha risposto aprendo il fuoco. Inoltre , lo stesso giorno, la parte militare sudcoreana ha evacuato gli abitanti al nord di 5 isole più esposte.
Il pomeriggio del 31 marzo, il portavoce del Ministero della Difesa nazionale della Corea del Sud, Kim Min-seok ha tenuto una conferenza di stampa, dichiarando che nel corso dell'esercitazione a fuoco del giorno della parte nordcoreana, alcuni proiettili sono caduti nell'area marittima sudcoreana, la parte sudcoreana ha risposto subito al fuoco.
　　　
"Le manovre di artiglieria della Corea del Nord sono cominciate alle 12:15 di oggi fino alle 3:30 circa del pomeriggio, con 8 bombardamenti successivi in sette luoghi marittimi. Finora, possiamo confermare che le truppe nordcoreane hanno lanciato oltre 500 proiettili usando l'artiglieria costiera e razzi di artiglieria, di cui oltre 100 proiettili sono caduti a sud della Northen Limit Line (NII), la linea di confine marittima settentrionale tra i due paesi. Successivamente, l'esercito sudcoreano ha risposto aprendo il fuoco con colpi di artiglieria utilizzando gli obici K9 semoventi che hanno lanciato oltre 300 proiettili."
La parte militare sudcoreana ha dichiarato che la parte nordcoreana aveva annunciato a Seul il piano di esercitazioni, indicando che avrebbe effettuato le esercitazioni in 7 luoghi a nord del "confine settentrionale", chiedendo alle navi sudcoreane di non entrare nelle zone inerenti.
"Alle 8:00 di stamattina, dopo aver ricevuto l'annuncio della parte militare nordcoreana del piano delle manovre di artiglieria in 7 luoghi sulla costa occidentale, le truppe sudcoreane hanno preso diverse misure, come evacuare i residenti e richiamare le navi a nord-ovest delle 5 isole più esposte. Allo stesso tempo, hanno sollevato il livello d'allarme nella zona delle isole a nord-ovest, avviando il programma di gestione d'emergenza." 　
Secondo quanto appreso, fino all' 1:30 del pomeriggio del 31 marzo, ora locale, la maggior parte degli abitanti e studenti delle 5 isole si sono stati evacuati in rifugi temporanei, per un numero totale di circa 2700. Inoltre è stato richiesto a 43 pescherecci locali in mare di fermarsi al porto più vicino.
Mentre la Corea del Nord effuttuava le esercitazioni, la Corea del Sud ha mandato i caccia le navi militari a pattugliare la zona di confine marittima occidentale. Kim Min-seok ha affermato che osserverà da vicino la reazione della parte nordcoreana alla risposta armata delle truppe sudcoreane.　
"La parte militare ritiene che le manovre di artiglieria in mare della Corea del Nord sono una provocazione pianificata, destinata a controllare le relazioni tra nord e sud Corea, e a verificare se la parte militare sudcoreana persite o meno nel mantenere il confine settentrionale. Se l'esercito nordcoreano porterà avanti delle provocazioni nelle isole e zone marittime sudcoreane, prendendo a motivo la legittima risposta armata del nostro esercito, allora le nostre truppe passeranno decisamente al contrattacco . "　
Prima delle esercitazioni del 31 marzo, il giorno precedente, il portavoce del Ministero degli Esteri nordcoreano aveva pubblicato una dichiarazione, dicendo che gli Usa, usando come pretesto il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, vogliono "isolare e soffocare" la Corea del Nord. A questo proposito, la Corea del Nord effettuerà delle esercitazioni mirate, non escludendo "una nuova forma di test nucleare" per rafforzare la deterrenza nucleare. Quindi, le manovre di artiglieria del 31 marzo hanno creato tensioni in Corea del sud. Dopo aver saputo che i proiettili nordcoreani sono caduti nella zona marittima sudcoreana, il palazzo presidenziale, Cheongwadae è entrato nello stato d'emergenza e la parte militare sudcoreana ha riportato la situazione al presidente Park Geun-hye. La sera del 31 marzo, il Comitato permanente del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Corea del Nord ha tenuto una conferenza d'emergenza per ascoltare il rapporto del Ministero della Difesa nazionale, sottolineando di attuare una attenta sorveglianza sulla possibile "provocazione" lanciata dalla Corea del Nord .