Vienna: al via il terzo turno di dialoghi fra i sei Paesi e l'Iran
  2014-04-10 14:41:55  cri

 

L'8 aprile, i sei Paesi coinvolti nel problema nucleare iraniano e l'Iran hanno tenuto a Vienna, capitale dell'Austria, il terzo turno di dialoghi sulla soluzione completa per la questione nucleare iraniana, continuando a portare avanti le discussioni approfondite sui contenuti correlati all'accordo generale per la risoluzione della questione nucleare iraniana. Si tratta del terzo dialogo politico ad alto livello tenuto in meno di due mesi sin dall'avvio ufficiale del processo negoziale relativo alla soluzione completa per la questione nucleare iraniana.

A febbraio di quest'anno, i sei Paesi e l'Iran hanno iniziato a Vienna il processo negoziale relativo alla soluzione completa per la questione nucleare iraniana. Alla luce dell'accordo di transazione di fase raggiunto a novembre dell'anno scorso, la questione nucleare iraniana ha fatto ancora una volta un passo avanti. Questa volta, si è tenuto a Vienna il terzo turno di dialoghi politici ad alto livello. Dopo l'avvio dei dialoghi, il portavoce di Catherine Ashton, Michael Mann, ha così informato i media:

"In generale, il terzo turno tenutosi a Vienna punta principalmente a portare avanti discussioni approfondite sui problemi in vari campi relativi all'accordo generale. In merito a questi problemi, abbiamo già svolto consultazioni dettagliate e concrete. Questo turno sarà il proseguimento dell'importante processo negoziale portato avanti fin'ora, e aiuterà a sondare ulteriormente le posizioni di ogni parte. Spero che i negoziati che avranno luogo nei prossimi due giorni possano promuovere tale processo."

I negoziati sull'accordo generale per il nucleare iraniano sono progrediti in maniera scorrevole dal loro avvio fino a oggi. Inoltre, nell'avanzare la propria posizione, tutte le parti stanno cercando per quanto possibile di prendere in considerazione le preoccupazioni di ogni altra parte, rivelando in questo modo il proprio approccio costruttivo al negoziato. I risultati così conseguiti permettono alle parti di nutrire una fiduciosa aspettativa sul futuro raggiungimento dell'accordo generale, e tale atmosfera ottimista è stata percepita dai vari partecipanti fin dal primo giorno dell'avvio di questo turno.

Prima dell'avvio dei dialoghi, il ministro degli Affari Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha affermato che l'Iran si impegnerà per eliminare le preoccupazioni della comunità internazionale. Egli ha auspicato di poter iniziare a maggio la stesura dell'accordo generale. Zarif ha affermato:

"Spero di concludere i negoziati prima del 20 luglio. Questo naturalmente è ciò che desideriamo, abbiamo ancora molto da fare e molte decisioni da prendere. I nostri partner di negoziato devono prendere decisioni difficili alla luce della realtà dei fatti, e rispettare il diritto dell'Iran; l'Iran collaborerà pienamente per eliminare le preoccupazioni per il programma nucleare iraniano."

Di recente, quando gli alti funzionari degli Usa hanno informato i media della situazione, questi ultimi hanno espresso la propria approvazione nei confronti del processo negoziale sul nucleare iraniano svoltosi fino ad oggi. Il vice ministro degli Affari Esteri russo, Sergey Ryabkov, ha affermato che i sei Paesi e l'Iran hanno il tempo e le opportunità per raggiungere un accordo generale prima del 20 luglio.

Durante l'intervallo dai dialoghi, il rappresentante negoziale cinese, il direttore del Dipartimento di controllo delle armi del Ministero degli Esteri cinese, Wang Qun, ha affermato ai media che "i negoziati hanno dato avvio a uno slancio positivo". Secondo Wang Qun, durante i negoziati, la Cina non ha solo proposto cinque convinzioni politiche, ma ha anche agito come organizzatore, coordinando i negoziati sull'accordo e raggiungendo certi progressi. La parte cinese continuerà a svolgere un ruolo costruttivo, promuovendo quanto prima il raggiungimento dell'accordo di reciproco vantaggio.

Il "reciproco vantaggio completo" è uno dei contenuti di base delle cinque convinzioni politiche della Cina. Il giorno stesso, anche Mann, il portavoce di Ashton, ha espresso lo stesso desiderio ai media. Egli ha affermato quanto segue:

"E' ovvio che speriamo di poter ottenere al più presto dei progressi, tuttavia, l'aspetto più critico rimane la qualità dell'accordo. Dev'essere un accordo soddisfacente per tutte le parti, e ci impegneremo per poter raggiungere tale obiettivo."

Questo turno di dialoghi durerà due giorni. Nel suo corso, si terranno alternativamente la sessione plenaria e i negoziati bilaterali affinché tutte le parti possano effettuare scambi sufficienti. Se tutto avanzerà con successo, nel corso dei dialoghi verranno definiti ulteriori contenuti dettagliati relativi all'accordo generale sul nucleare iraniano.

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