FMI: conclusa la sessione primaverile
  2014-04-15 12:55:07  cri

 

Il 13 aprile, si è conclusa ufficialmente la sessione primaverile del FMI, durata tre giorni. Nel corso della riunione, 100 rappresentanti e funzionari governativi di vari paesi hanno discusso di temi importanti, tra cui l'economia globale, il mercato finanziario, le riforme strutturali, la geopolitica e la riforma delle quote e della gestione del FMI. 


Il "Rapporto di previsione sull'economia mondiale" rilasciato prima di questa sessione ha limitato lievemente al ribasso, con un mero 0,1%, le previsioni di crescita dell'economia globale, che sarà del 3,6%. Lo stesso giorno, durante una conferenza stampa, il vice presidente del FMI, Zhu Min fa affermato che nel corso di questo incontro si è discusso in modo particolare dello sviluppo dell'economia globale.        

Zhu min ha affermato che, anche se quest'anno la forza motrice dell'economia globale sarà quella provvista dalle economie sviluppate - tra cui Usa e Ue – i più importanti fattori di crescita per loro proverranno dalle politiche di austerità fiscale. Con la riduzione dello spazio finanziario nazionale delle economie sviluppate, di quelle emergenti e dei paesi con basso reddito, i rappresentanti dei vari paesi hanno riconosciuto la necessità di attuare delle riforme strutturali.


Per quanto riguarda le economie emergenti, Zhu min ha indicato che nei passati 5 anni la politica degli stimoli economici attuata dai paesi sviluppati ha promesso ad esse investimenti e sviluppo. Attualmente, con la graduale riduzione delle politiche di stimolo, le contingenze esterne per le economie emergenti sono mutate, e sarà necessario cambiare la direzione della crescita guidata dall'interno. Inoltre, anche se al momento attuale, la relativa forte crescita delle economie sviluppate stimolerà l'esportazione da parte dei paesi in via di sviluppo, anche molti paesi sviluppati stanno percorrendo la strada della crescita economica attraverso l'esportazione, e questo intensificherà la loro concorrenza con le economie emergenti.


"Per le economie emergenti, la crescita generale di quest'anno, del 4,9%, sarà ancora un fattore positivo. Tuttavia, la cosa importante è la necessità di prestare attenzione ai cambiamenti dell'ambiente esterno. Se vi sono dei punti deboli a livello di base macroeconomica interna, è necessario porvi rimedio, cercando, allo stesso tempo, di rafforzare la crescita interna. In questo modo sarà possibile attuare le riforme, insieme ad una regolamentazione strutturale, trasferendo la crescita su una base di sviluppo sostenibile". Zhu Min ha indicato che, nel corso della sessione annuale del FMI, tra le economie emergenti, quella della Cina - la seconda più grande economia globale - è stata al centro dell'attenzione.

"I ministri dell'economia e i presidenti delle Banche centrali dei vari paesi hanno espresso grande apprezzamento nei confronti della stabilità dell'economia cinese, ritenendo come un aspetto molto positivo che questa possa mantenere un ritmo di crescita tra il 7% e il 7,5%. In effetti, l'economia cinese svolge un ruolo importante per la crescita dell'economia globale. Nel corso di questa riunione, e ai suoi inizi, molti paesi hanno seguito con vivo interesse non tanto lo stato dell'economia mondiale quanto la strategia economica della Cina; soprattutto i paesi africani e latino-americani, visti i loro legami molto stretti con essa".  

Zhu min ha affermato che i partecipanti alla sessione annuale del FMI hanno prestato molta attenzione ai rischi potenziali portati in Cina dalle "banche ombra". Tuttavia, la fiducia espressa dalla Lagarde nei confronti dello sviluppo equilibrato in tre punti - crescita stabile, riforme strutturali ed eliminazione dei rischi finanziari - ha influenzato positivamente anche le aspettative dei delegati.

"Recentemente, la nostra presidente, Chistine Lagarde ha partecipato al Forum sullo Sviluppo della Cina, durante il quale ha avuto occasione d'incontrare il premier cinese, il vice premier, Ma Kai, il Ministro delle Finanze, Lou Jiwei e il Presidente della Banca centrale. La Lagarde ha mostrato fiducia sul fatto che questi tre aspetti possano garantire lo sviluppo equilibrato del paese, dunque ha trasmesso grande fiducia anche agli altri partecipanti".Allo stesso tempo, Zhu min ha affermato che mentre la Cina cercherà uno sviluppo economico equilibrato, la riduzione degli investimenti influenzerà diversi paesi, come Cile, Brasile, Australia, Corea del Sud e Thailandia, che sono esportatori di prodotti manifatturieri e minerali. Si tratta di un processo di aggiustamento a lungo temine, che richiederà al mondo di adeguarsi; diversi paesi hanno gradualmente riconosciuto questo aspetto. In ultima analisi, lo sviluppo economico cinese porterà dei benefici all'economia globale.          

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