Beijing: proposta di divieto di fumare nei luoghi pubblici chiusi
  2014-04-16 10:12:56  cri

La Cina è il maggiore produttore e consumatore di tabacco del mondo, con 300 milioni di fumatori, e ogni anno la mortalità legata alle malattie provocate dal tabacco supera il milione. In direzione del controllo del tabacco, dal 15 al 30 aprile la bozza dei regolamenti sul controllo del tabacco di Beijing è stata aperta alle opinioni del pubblico. Secondo la bozza, in futuro nei luoghi pubblici al coperto sarà imposto il divieto completo di fumare. Rispetto alle altre città cinesi che legiferano sul controllo del tabacco, la "versione di Beijing" presenta una sfera di divieto maggiore e un più specifico oggetto di applicazione, quindi è considerata un importante passo avanti nel controllo del tabacco a livello locale, nel frattempo svolgerà un ruolo di promozione per la legislazione a livello nazionale nel settore.

Secondo il testo di opinione della bozza dei "Regolamenti sul controllo del tabacco della città di Beijing", in futuro sarà imposto il divieto totale di fumare nei luoghi pubblici chiusi, ossia no smoking in tutti i posti al coperto. Rispetto a prima, in cui la sfera del divieto mirava soltanto ai luoghi pubblici affollati come le sale riunioni, questa volta la sfera risulta evidentemente più ampia.

La bozza ha attirato l'attenzione di molti cittadini, sia fumatori che non fumatori, tutti d'accordo in merito.

"Bisognava farlo da tempo! A casa nostra mio marito fuma da 50 anni, io non sono riuscita a farlo smettere, solo lo Stato può costringerlo. Sono in calda attesa del regolamento, che sicuramente farà effetto. Prima lui si asteneva nei luoghi pubblici con divieto di fumare, e quando ci saranno altre restrizioni, smetterà del tutto."

Il quadro di applicazione del divieto di fumare nei luoghi pubblici in Cina non è molto ottimistico. A livello nazionale, 12 città hanno promulgato dei regolamenti locali sul controllo del tabacco, ma non poche città per anni non hanno registrato un solo caso di punizione, per cui si può dire che l'insufficiente applicazione è la difficoltà intrinseca che si frappone al controllo del tabacco nei luoghi pubblici. Questa volta la nuova bozza dei regolamenti sul controllo del tabacco di Beijing chiarisce l'oggetto di applicazione e il margine di punizione. Il direttore dell'Ufficio dell'Associazione cinese per il controllo del tabacco, Zeng Fanyu, afferma che Beijing ha preso a prestito l'esperienza di Hong Kong, stabilendo un solo ente esecutivo, ossia i dipartimenti amministrativi della Sanità, per cui i risultati saranno sicuramente migliori rispetto a certe città con più enti implicati.

"Beijing adesso ha chiarito che i dipartimenti amministrativi della Sanità sono completamente responsabili dell'applicazione, come fanno pure Hong Kong, Macao e altre zone che effettuano un buon controllo del tabacco. Nella regione ad amministrazione speciale di Hong Kong, è il dipartimento della Sanità ad applicare la legge, gli altri dipartimenti lo affiancano, un solo dipartimento è responsabile. A Shanghai operano più parti, ossia molti dipartimenti, della sanità, dei trasporti, dell'industria e commercio, e della pubblica sicurezza, ognuno fa la sua parte, ma in questo modo nessuno fa nulla, perché non è in grado."

Secondo la bozza dei regolamenti sul controllo di tabacco di Beijing, se si fuma nei luoghi no smoking, l'ammenda è di 50 yuan; se si insiste, sale a 200 yuan, tuttavia, secondo Zeng Fanyu, il margine di punizione è ancora insufficiente:

"Secondo me, dovremmo prendere a prestito le esperienze di divieto del fumo di Hong Kong e di Shenzhen: prima HK aveva stabilito ammende da 1500 a 5000 dollari di HK, ma era difficile applicarle, e alla fine hanno optato per 1500. Chi fuma nei luoghi pubblici, non importa se è la prima o la seconda volta, è punito con 1500 dollari di HK. Adesso a Shenzhen si pagano 200 yuan. Invece i 50 yuan di Beijing non sono niente, non fanno effetto".

Rafforzando il controllo a livello locale, la presenza o meno di una legge di livello statale sul controllo del tabacco è la chiave del successo in materia. Adesso una cinquantina di paesi del mondo hanno una legislazione sull'ambiente no smoking, mentre in Cina il divieto di fumare nei luogni pubblici è ancora al livello di legge e regolamento amministrativo locale. Ora invece la continua promozione della legislazione da parte locale sta costringendo l'accelerazione della legislazione a livello statale.

Il portavoce del ministero della Sanità cinese, Mao Qun'an ha rivelato alla stampa che i regolamenti sul divieto di fumare nei luoghi pubblici chiusi sono già stati inseriti nel piano legislativo del Consiglio di Stato, per cui la legislazione sul controllo del tabacco potrebbe andare in porto in tempi brevi.

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