Ucraina: uso della forza nelle regioni orientali. Grande attenzione da parte della comunità internazionale
  2014-04-17 15:31:06  cri

 

Il 6 di questo mese, dei cittadini di nazionalità russa in tre stati dell'Ucraina orientale hanno tenuto un grande raduno, durante il quale hanno fatto delle richieste al governo - tra cui il federalismo – e hanno occupato i palazzi delle istituzioni. Il 15 aprile, l'Ucraina ha iniziato delle operazioni militari in queste zone del paese, e questo fatto ha richiamato l'attenzione della comunità internazionale.

Il 15 aprile, il presidente del parlamento ucraino e capo dello stato ad interim, Oleksander Turchynov, ha annunciato che, la sera precedente, il governo aveva dato il via ad "azioni antiterrorismo" nel nord dello stato di Donetsk, e che l'aeroporto di Kramatorsk era tornato sotto il controllo dell'esercito governativo. Secondo quanto riportato dalla Stazione televisiva nazionale russa, nel corso delle operazioni a Kramatorsk, le forze armate ucraine hanno ucciso almeno 4 persone.

A fronte del continuo deteriorarsi della situazione, il 15 aprile, il presidente russo Putin e il Segretario generale dell' Onu, Ban Ki-Moon, hanno avuto una conversazione telefonica, durante la quale hanno discusso della crisi in Ucraina. Putin ha chiesto che l'Onu e la comunità internazionale condannino in modo chiaro le azioni incostituzionali compiute delle autorità ucraine. Durante il colloquio con Putin, Ban Ki-Moon ha definito l'attuale situazione "molto instabile" dell'Ucraina, ed ha invitato le diverse parti a fare uno sforzo per attenuare le tensioni.

Lo stesso giorno, nella conversazione telefonica con la cancelliera tedesca, Angel Merkel, Putin ha affermato che la rapida escalation della tensione in Ucraina sta conducendo il paese sull'orlo della guerra civile. Entrambe le parti hanno sottolineato l'importante significato dei "colloqui a quattro", in programma per il 17 aprile, a Ginevra, auspicando che questi possano fornire un chiaro segnale per incamminarsi su una strada di pace. Putin ha anche ribadito l'importanza della stabilità economica dell'Ucraina, e di voler garantire le esportazioni di gas verso l'Europa.

Nella conversazione telefonica con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, Putin ha affermato che il deterioramento della situazione in Ucraina è conseguenza della politica irresponsabile messa in atto dalle autorità ucraine, che ignorano i diritti legittimi dei cittadini di lingua russa.

Sempre il 15 aprile, nel corso della una conferenza stampa a margine dell'incontro con i premier di Bielorussia e Kazakistan, anche il premier russo, Dmitri Medvedev, ha affermato che l'Ucraina è sull'orlo della guerra civile, e che la Russia spera che i leader ucraini mostrino sufficiente intelligenza per evitare conflitti interni. Medvedev ha affermato che per stabilizzare la situazione, le autorità ucraine dovrebbero creare le condizioni di sviluppo economico e dialogare con tutte le parti in causa, prendendo in considerazione gli interessi di tutti i gruppi etnici.

La portavoce del Dipartimento di Stato americano, Jen Psaki, ha risposto per le rime alla Russia, difendendo l'operato del governo ucraino. La Psaki ha affermato che dei militanti filo-russi hanno iniziato delle azioni provocatorie, e che il governo ucraino si è visto costretto a dare una risposta. La portavoce ha negato le affermazioni secondo le quali l'Ucraina starebbe scivolando verso la "guerra civile", ed ha affermato l'esistenza di un legame tra la Russia e i militanti responsabili dei disordini. Secondo la Psaki, la decisione del governo ucraino di inviare delle truppe per calmare la situazione non è per provocare una guerra civile, ma per mantenere la pace nel paese. Per questo motivo, il 15 aprile, il governo americano ha nuovamente minacciato di adottare ulteriori sanzioni contro la Russia, ma ha aggiunto di non considerare, al momento attuale, l'offerta di assistenza militare all'Ucraina.

Lo stesso giorno, il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney ha sollecitato il governo ucraino a rispondere all'attuale crisi in modo "progressivo" e "responsabile". Carney ha affermato che gli Usa comprendono gli sforzi compiuti dal governo ucraino per appianare la situazione nelle regioni orientali, riscontrando la moderazione messa in campo dalle truppe di sicurezza. Carney ha aggiunto che gli Stati Uniti auspicano che l'Ucraina continui a mantenere la stessa moderazione.

Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen ha preso parte alla conferenza dei ministri degli Esteri dell'Ue, che si è tenuta il 14 e 15 aprile a Lussemburgo; e in occasione dell'incontro ha affermato che l'alleanza atlantica rafforzerà la cooperazione con l'Ue e con gli altri alleati per rispondere insieme a possibili crisi future, attraverso il rafforzamento delle esercitazioni congiunte, delle forze di reazione rapida della Nato e delle forze armate dell'Ue.

Il 15 aprile, l'Ue ha rilasciato un comunicato in cui ha deciso di attuare il congelamento dei beni per 4 ex politici ucraini, portando così a 22 il numero delle personalità ucraine che hanno subito sanzioni economiche da parte dell'Unione europea, con l'accusa di "appropriazione indebita dei beni dello stato ucraino".

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