Cina: doppia flessione nel commercio con l'estero nel primo trimestre dell'anno
  2014-04-18 14:15:46  cri

 

Nel primo trimestre di quest'anno, il commercio estero cinese ha mostrato una tendenza preoccupante: sia i numeri dell'import che dell'export hanno visto una flessione. A questo proposito, la mattina del 17 aprile durante la conferenza stampa tenuta dal Ministero del Commercio cinese, il portavoce Shen Danyang ha analizzato le ragioni di questo fenomeno, esprimendo piena fiducia per la realizzazione degli obiettivi del commercio estero previsti per l'anno corrente. Inoltre, riferendosi alla crisi contro lo scambio dei servizi nella zona di Taiwan, il Ministero del Commercio cinese ha affermato che l'accordo siglato in merito dovrà essere salvaguardato.

Secondo i dati statistici rilasciati dalla Dogana, nel primo trimestre del 2014, l'import-export dell'intero paese ha raggiunto quota 5900 miliardi di RMB, con una flessione del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'export ha riscontrato una flessione di 3000 miliardi di RMB, ossia del 6,1%, mentre l'import di 2900 miliardi di RMB, registrando una contrazione dell'1,2%. Per questo, il portavoce del Ministero del Commercio cinese, Shen Danyang, ha affermato che questa "doppia flessione" del commercio estero cinese nel primo trimestre del 2014 ha due ragioni principali:
  
"In primo luogo, il commercio straordinario di alcune località, e nello stesso periodo a Hong Kong si è alzato di alcune cifre. Influenzato da queste cifre, nel marzo scorso, l'import-export dell'entroterra cinese rispetto a quello di Hong Kong ha registrato una caduta del 43,3%, causando una flessione complessiva dell'import-export di 5,9 punti percentuali. A parte questa alta cifra che si riferisce al commercio di HK nello stesso periodo, calcolando in dollari, nel primo trimestre l'import-export ha visto una crescita reale del 4,6% e del 9,6%. Inoltre, c'è l'influenza negativa data dalla debolezza delle economie emergenti nel primo trimestre dell'anno. A marzo l'import-export del nostro paese verso l'India e il Sudafrica, sono caduti rispettivamente del 5,2% e del 45,8%, causando una flessione generale di 1,2 punti percentuali."

Shen Danyang ritiene che nonostante i dati sull'import-export nei primi tre mesi dell'anno non siano ideali, quelli riguardanti il mese di aprile potrebbero essere addirittura peggiori, ed ha continuato a mostrare piena fiducia sulla realizzazione degli obiettivi annuali previsti. La sua fiducia si basa su tre fattori positivi:
  
"Anzitutto, l'accelerazione della crescita economica mondiale, promuove la stabilità della domanda del mercato internazionale. In secondo luogo, il miglioramento delle politiche di settore a livello nazionale, insieme al continuo innalzamento del livello tecnico, farà in modo che l'industria dell'export mostri una più forte competitività. Secondo noi, se la domanda globale manterrà una stabile ripresa, grazie alla competitività della nostra industria, è possibile che, sia l'import che l'export, mantengano una velocità di crescita più rapida rispetto al resto del mondo. In terzo luogo, una serie di misure politiche adottate l'anno scorso - come la stabilizzazione della crescita del commercio estero e il suo riassetto strutturale - aiuteranno a rendere più stabile la fiducia delle imprese che operano in questi settori. Recentemente, il Ministero del Commercio cinese e l'Amministrazione Generale delle Dogane hanno eseguito un sondaggio tra i gestori di un migliaio d'imprese di import-export, e dai risultati è emerso che queste si sono mostrate ottimiste sulle prospettive dell'esportazione, riscontrando un risultato di crescita per diversi mesi consecutivi."

Inoltre, rispondendo alla domanda se la crisi contro lo scambio dei servizi nella zona di Taiwan potrà influenzare realmente il commercio di servizi e di merci, Shen Danyang ha affermato che l'Accordo firmato in merito è buono e favorisce i cittadini della Cina continentale e di Taiwan, e dunque dovrà essere tutelato, visto che è il risultato degli sforzi compiuti in merito dall'Associazione per le relazioni tra le due Sponde dello Stretto di Taiwan e dalla Fondazione per gli scambi tra le due Sponde.

L'"Accordo per gli scambi e i servizi tra le due Sponde dello Stretto di Taiwan" ha promosso un totale di 144 articoli, legati ad oltre 100 settori e aziende nel mercato dei servizi. La Cina continentale ha promosso nei confronti di Taiwan 80 articoli, di cui 78 aderiranno al WTO. Noi auspichiamo che l'accordo possa entrare in vigore ed essere applicato al più presto, portando così benefici ai "cittadini delle due sponde". Al contempo, secondo me, l'accordo dovrà essere protetto poiché è stato raggiunto dall'Associazione per le relazioni tra le due Sponde dello stretto di Taiwan, e dalla Fondazione per gli scambi tra le due Sponde."

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