Palestina- Israele: rinvio del colloquio di pace a causa di attacco armato
  2014-04-18 14:15:15  cri

 

In risposta all'attacco del 14 aprile contro un civile israeliano ad opera di una persona armata non identificata, avvenuto in prossimità di Hebron, città della Cisgiordania, il 16 aprile, il portavoce del palazzo presidenziale palestinese, Nabil Abu Rdainah ha affermato che la Palestina denuncia tutti i comportamenti violenti contro i civili. I negoziati tra Israele e Palestina, in programma la sera del 16, sul prolungamento dei colloqui di pace, sono stati rinviati a causa dell'attacco. Abu Rdainah ha affermato che il raggiungimento o meno di un accordo sul prolungamento dei colloqui tra le due parti dipenderà dal risultato che si raggiungerà nei prossimi colloqui tra i rappresentanti di Israele e Palestina.

  

Questa è la prima volta che il palazzo presidenziale risponde ad un caso di attacchi armati. La sera del 14, durante la Pasqua ebraica, un poliziotto di 47 anni è stato ucciso da colpi d'arma da fuoco mentre era alla guida della sua auto con i suoi familiari vicino alla città di Hebron. Secondo i testimoni oculari, un uomo con un casco, in possesso di un fucile AK-47, ha sparato contro l'auto, poi l'automobilista è stato portato in ospedale, ma è morto dopo i soccorsi. Sua moglie è rimasta gravemente ferita e i figli hanno subito lensioni non gravi. Finora nessuna organizzazione o individuo ha rivendicato l'attentato. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu ha affermato che ciò è il risultato delle istigazioni fatte continuamente di recente dal governo palestinese per creare un sentimento anti-israliano. Il governo palestinese si deve assumere la responsabilità di questo caso.

Anche se il colloquio di pace originario è stato rinviato, lo stesso giorno, il presidente palestinese, Mahmoud Abbas ha incontrato una delegazione di parlamentari israeliani in visita a Ramallah, una città in Cisgiordania. Tuttavia, la maggior parte dei parlamentari israeliani appartengono ai partiti d'opposizione.

  

Nel colloquio, Abbas ha denunciato l'attacco che ha causato la morte del civile israeliano. Egli ha sottolineato di essere contrario a qualsiasi evento sanguinoso, sperando che la Palestina possa partecipare all'indagine sul caso. Secondo quanto riportato dai media israeliani, Abbas ha aggiunto che non importa se i colloqui di pace continueranno o no e se otterranno succcesso o meno, in ogni caso, la Palestina è disposta a rafforzare ulteriormente la cooperazione relativa alla sicurezza con Israele. Dopo l'incontro, uno dei partecipanti ai colloqui, il parlamentare israeliano, Nitzan Horowitz ha affermato che Abbas è un buon partner per i colloqui di pace e la maggiore parte dei parlamentari e dei cittadini israeliani spera di raggiungere un accordo di pace con la Palestina. Ma i comportamenti e le parole di Netanyahu hanno danneggiato la fiducia tra Israele e Palestina e le relazioni israelo-americane, e aggraveranno l'instabilità della situazione regionale.

  

Il colloquio di pace tra la Palestina e l'Israele, della durata di 9 mesi, scadrà il 29 di questo mese. Ma attualmente ciò che resta al centro dell'attenzione è la decisione che le due parti prenderanno dopo la scadenza dei colloqui di pace. Il 16 aprile, il portavoce del palazzo presidenziale palestinese, Nabil Abu Rdainah ha affermato che il raggiungimento o meno di un accordo per prolungare questo turno di colloqui di pace tra Palestina e Israele dipenderà dal risultato dei prossimi incontri tra i rappresentanti palestinesi e israeliani

  

Ma dal punto di vista degli ambienti esterni, l'atmosfera del prolungamento dei colloqui di pace non è l'ideale. Prima che fosse avanzato il consiglio di "prolungare i colloqui di pace", il presidente palestinese, Abbas aveva espresso di "non voler prolungare i colloqui di pace". Recentemente, i comportamenti delle due parti nel corso dei colloqui di pace hanno reso le prospettive ancora meno rosee: Israele ha annunciato di annullare il rilascio del quarto gruppo di prigioneri palestinesi e di continuare la costruzione di nuovi insediamenti. Mentre la Palestina si è rivolta alla comunita internazionale per essere riconosciuta come uno Stato. Finora, le due parti hanno formulato le proprie condizioni per il prossimo passo verso i colloqui di pace, ma non hanno mostrato segni di accettare reciprocamente tali condizioni.

  

Secondo alcune analisi, tenendo conto dell'importante ruolo degli Usa nei colloqui di pace tra Palestina e Israele, gli sforzi degli Usa nella parte relativa al coordinamento svolgerà un importante ruolo per la prossima direzione dei colloqui di pace. L'attuale atteggiamento degli Usa è chiaro, ovvero sperano nella continuazione dei colloqui di pace. Inoltre, visto l'atteggiamento delle due parti, resta ancora spazio per i colloqui di pace. Da questo punto di vista, esiste ancora un certo ottimismo sulle prospettive dei colloqui di pace.

  

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