La crisi nell'est dell'Ucraina continua ad aggravarsi, mentre continuano pure le esercizioni delle truppe russe ai confini fra i due paesi. Secondo informazioni, la Russia ha raggruppato circa 40 mila militari nella zona. Per rispondere alla Russia che continua a mostrare i muscoli, il G7 ha in piano di applicare nuove sanzioni nei suoi confronti.

Il 25, alla periferia di Sloviansk, un'organizzazione della milizia popolare favorevole alla federalizzazione ha intercettato e preso in ostaggio un automezzo con a bordo osservatori dell'OSCE e personale militare ucraino, il che ha attirato l'attenzione delle varie parti. Secondo quanto rivelato nel corso di una conferenza stampa del 27 da un osservatore dell'OSCE, il tedesco Axel Schneider, la situazione della sicurezza degli ostaggi è relativamente buona. Ha detto alla stampa che non sono ostaggi, ma ospiti del sindaco, ma non si sa quando potranno tornare a casa. Per ora, le loro condizioni di vita di base sono soddisfacenti.

Lo stesso giorno, l'OSCE ha inviato dei rappresentanti a Sloviansk, che hanno trattato per mezza giornata con i leader dell'organizzazione filorussa che ha preso in ostaggio il personale. Alla fine l'organizzazione ha acconsentito a rilasciare un membro svedese dell'OSCE. Quanto agli altri contenuti specifici delle trattative, le due parti per ora non le hanno rivelate ai media. I rappresentanti dell'OSCE hanno lasciato Sloviansk più tardi in giornata.

Oltre a Sloviask, la situazione è tesa anche nelle altre città dell'est dell'Ucraina. Il 27, i filorussi della provincia di Donetsk hanno occupato il centro Radio-TV, e annunciato che i programmi televisivi russi riprenderanno fra poco, e che quelli ucraini saranno vietati.

A Kharkiv, nell'est dell'Ucraina, centinaia di cittadini filorussi si sono radunati nel centro della città, chiedendo un referendum sulla federalizzazione. Secondo quanto rivelato al raduno, questi il primo maggio terranno una marcia di protesta a Kharkiv. Inoltre, nella provincia di Luhansk, i cittadini filorussi favorevoli alla federalizzazione hanno inviato un ultimatum alle autorità di Kiev, chiedendo loro di soddisfare i contenuti del documento di Ginevra prima delle ore 14 del 29, cioè rilasciare i manifestanti dell'Ucraina orientale detenuti, riconoscere lo status di lingua ufficiale del russo, e acconsentire a tenere un referendum sull'autonomia regionale, in caso contrario considereranno antipopolare il regime di Kiev.

Il governo ucraino ha confermato che nelle prime ore del 27, alcuni membri del Dipartimento di sicurezza in missione a Horlivka, nella provincia di Donetsk, sono stati attaccati da miliziani, che hanno ostacolato il loro compito e li hanno sequestrati. Il comandante delle forze di autodifesa di Sloviansk ha detto che il personale sarà usato come "ostaggio" in cambio dei miliziani detenuti dalle autorità di Kiev, oppure continuerà ad essere trattenuto a Donetsk fino alla distensione della situazione.

Nel frattempo continuano le esercitazioni delle truppe russe al confine con l'Ucraina. In merito, il ministero degli Esteri ucraino ha affermato che visto che la parte russa non ha reagito alla richiesta di Kiev di illustrare nei dettagli l'obiettivo, la posizione specifica, la scadenza, e il numero e il tipo di truppe partecipanti, la parte ucraina ha avanzato a quella russa di tenere delle consultazioni in merito il 28 a Vienna secondo le disposizioni inerenti del documento di Vienna, a cui saranno anche invitati i paesi timorosi per le esercitazioni della Russa al confine con l'Ucraina.

Nel frattempo, recentemente i leader del G7 e dell'Ue si sono accordati di prepararsi ad esercitare nuovi sanzioni verso la Russia per garantire che le elezioni presidenziali del mese prossimo in Ucraina si svolgano in condizioni di sicurezza, e nel contempo farle pagare il prezzo della sua iniziativa. Secondo quanto rivelato, il G7 deciderà da sé quali sanzioni mirate adottare verso la Russia. Secondo i media, l'oggetto di queste sanzioni potrebbero essere alcuni individui legati a Putin e le entità sotto il loro nome.

Inoltre il 27 il presidente americano Obama, al tempo in visita in Malaysia, ha affermato che visto che la Russia non ha rispettato l'accordo di Ginevra sulla distenzione in Ucraina, gli Usa dovranno adottare ulteriori misure, così da rilasciare segnali più chiari per fermarla.