Cina: presentato il Rapporto sulla sicurezza nazionale 2013
  2014-05-07 15:35:52  cri

Il 6 maggio è stato presentato a Beijing il primo libro blu della Cina sulla sicurezza nazionale, il "Rapporto di ricerca sulla sicurezza nazionale della Cina (2014)". Il documento rileva che sullo sfondo della ripresa delle attività terroristiche internazionali, nel 2013 le attività terroristiche all'interno della Cina hanno di nuovo presentato un quadro di alta frequenza e delle nuove caratteristiche. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:

Il rapporto è stato pubblicato congiuntamente dal Centro di ricerche sulla strategia e sicurezza internazionale dell'Istituto di Relazioni Internazionali e dalla Casa editrice di Scienze Sociali. Su base annuale, con perno sulla sicurezza nazionale della Cina, il rapporto effettua un riassunto, valutazione e analisi del quadro della sicurezza nazionale cinese nel 2013, e avanza delle risposte alle sfide alla sicurezza che la Cina si trova di fronte. Il documento rileva che nel 2013 le attività del terrorismo internazionale hanno presentato delle nuove tendenze di sviluppo, dopo un periodo di relativa calma, le attività terroristiche di "Al-Qaeda" e di altre organizzazioni terroristiche sono ritornate su vasta scala, e il mondo è stato colpito da una serie di gravi attentati.

Il rapporto dimostra che con l'espansione e l'approfondimento degli interessi all'estero della Cina, autentano anche i rischi della sicurezza internazionale, e nell'era della globalizzazione, le attività terroristiche colpiscono anche ai cinesi all'estero. D'altro canto, per l'impatto delle attività terroristiche internazionali, rispetto agli anni scorsi le attività terroristiche all'interno della Cina hanno registrato un periodo di alta frequenza. Il membro del Comitato accademico che ha steso il rapporto, e vice direttore dell'Istituto cinese di ricerche sulle moderne relazioni internazionali, Feng Zhongping, ha detto:

"Personalmente ritengo che nel nostro paese possano esserci molte minacce alla sicurezza, le violenze terroristiche, l'occupazione e la stabilità sociale, che toccano anche la sicurezza del regime politico, compreso anche il nostro ambiente, non solo lo smog, ma anche la sicurezza alimentare, delle risorse e delle energie. Tuttavia penso che le più gravi minacce alla sicurezza interna possano essere le violenze terroristiche e la stabilità sociale. Sono i due problemi che dobbiamo seguire di più."

Secondo rapporti ufficiali e materiali aperti al pubblico, nel 2013 nel territorio cinese si sono verificati 10 attacchi terroristici. Il vice direttore dell'Istituto di ricerche sulle moderne relazioni internazionali, Feng Zhongping, afferma che dal documento si scopre che le attività terroristiche in Cina dimostrano le nuove caratteristiche della tendenza all'espansione geografica, degli organismi governativi e della polizia come target principali, e dell'utilizzo di armi bianche e di altri attrezzi rudimentali.

Il rapporto afferma che le attività terroristiche avvenute in Cina negli ultimi anni hanno una caratteristica, ovvero la collusione e l'eco tra interno ed esterno. Poiché dietro ad alcuni attacchi terroristici esiste un profondo sfondo internazionale, è difficile frenarli in modo efficace solo basandosi su certi dipartimenti forti interni. In proposito, l'istituzione del Consiglio per la sicurezza nazionale e lo stabilimento del supremo organismo interdipartimentale decisionale e di coordinamento delle procedure sono una mossa strategica per salvaguardare in modo efficace la sicurezza nazionale.

Oltre all'istituzione di organismi speciali di livello statale, il rapporto sottolinea che la costruzione di un sistema scientifico di prevenzione e di difesa e la creazione di un meccanismo efficace di allarme precoce sono anche la principale tattica per prevenire e rispondere alle violenze terroristiche, compresi lo svolgimento di un'efficace cooperazione internazionale contro il terrorismo, la mobilitazione delle masse, e l'estensione della raccolta di intelligence anche nelle comunità. Feng Zhongping ha detto:

"Visto che la situazione è molto grave, dall'incidente del Ponte Jinshui sulla Piazza Tiananmen, a quelli alle stazioni ferroviarie di Kunming e di Urumqi, la cosa più importante per noi è migliorare la nostra capacità di lotta al terrorismo e di gestione e controllo delle crisi, e contenere e lottare le forze sotto accusa. Nel frattempo bisogna risanare alla radice e considerare a lungo termine le cause profonde del terrorismo. Quanto alla cooperazione internazionale, credo che nella lotta al terrorismo a livello internazione occorra comunicare l'intelligence sulle attività terroristiche e rafforzare la cooperazione, una cosa che si sta promuovendo sin dagli attacchi dell'11 settembre."

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