Il 6 maggio ad Addis Abeba, il premier cinese Li Keqiang, in visita in Africa, ha tenuto una tavola rotonda con i rappresentanti delle imprese e del mondo della cultura della Cina e di molti paesi africani. Per l'occasione, Li Keqiang ha affermato che l'attivazione delle due ruote motrici del commercio e della cultura immetterà sicuramente la cooperazione Cina-Africa nella corsia veloce, permettendole di procedere meglio e più rapidamente e di andare più lontano.

La tavola rotunda è stata presieduta personalmente dal premier Li Keqiang, che ha detto:

"Sono molto lieto di incontrare tutti i presenti. Oggi abbiamo qui imprenditori, esperti e studiosi di materie culturali ed umanistiche, per cui spero di sentire le idee e proposte delle parti interessate sulla cooperazione tra Cina e Africa".

Il direttore generale della Compagnia dello Zucchero dell'Etiopia, Shiferaw Jarso Tedecha, ha pronunciato il primo intervento, in cui ha illustrato il quadro della collaborazione tra la compagnia e le imprese cinesi. Ha espresso la speranza che le imprese cinesi possano offrire maggiori opportunità di formazione della cacacità ai dipendenti locali. Ha anche espresso le sue opinioni sulla cooperazione Cina-Africa, che ritiene orientata al mondo intero, di mutuo vantaggio e win-win, aggiungendo che le due parti devono sforzarsi di sviluppare ulteriori aree di cooperazione.

"Ritengo che la cooperazione Cina-Africa non debba limitarsi alla costruzione di infrastrutture e di progetti, ma debba ampliarsi ad altri campi, come la formazione, le risorse umane e la valorizzazione comune. Diamo il benvenuto agli investimenti e alle attività in Etiopia delle imprese cinesi, che ci offrono delle occasioni, per cui speriamo di espandere ulteriormente i contatti commerciali bilaterali e la cooperazione tra le imprese, il che promuoverà congiuntamente il benessere dei popoli dei due paesi e lo sviluppo economico delle due parti."

Ji Weimin, presidente del CGCOC GROUP Co., Ltd., ha detto al premier Li Keqiang che attualmente il 95% delle attività del gruppo sono in Africa. Secondo i vari paesi e le loro esigenze particolari, il gruppo non solo completa progetti di costruzione, ma è anche attivo nei campi dell'agricoltura, delle nuove energie e dell'istruzione, così da avere un maggiore riscontro a livello locale.

Il presidente della Società statale del gas del Ghana, George Sipa-Adjah Yankey, e il presidente della Compagnia dell'energia elettrica della Tanzania, Felchesmi Mramba, in combinazione delle proprie aree operative, hanno presentato proposte sul rafforzamento della cooperazione con le aziende cinesi. Il direttore del Museo Nazionale dell'Etiopia, Mamitu，e il vice rettore dell'Università di Addis Abeba, Tassew, hanno avanzato proposte di rafforzamento degli scambi culturali Africa-Cina. Dopo aver ascoltato attentamente gli interventi della dozzina di partecipanti cinesi e stranieri, il primo ministro Li Keqiang ha detto di averne tratto molta ispirazione. Egli ha detto:

"Adesso l'Africa è un continente pieno di speranza, e la Cina un paese in via di sviluppo dalle ampie prospettive. La nostra popolazione, in totale, arriva a 2,3 miliardi di persone. Se la cooperazione Cina-Africa è arrivata ad oggi, lo si deve al nostro comune destino, e anche alla nostra amicizia tradizionale, e soprattutto al fatto che le due parti si considerano reciprocamente come delle grandi opportunità di sviluppo. La nostra tavola rotonda di oggi intende continuare a trasmettere un segnale forte, ossia la Cina e l'Africa presentano una tendenza alla stretta cooperazione a tutti i livelli e in tutti i campi".

Alla fine, Li Keqiang ha espresso le sue speranze verso le imprese cinesi attive in Africa:

"Le nostre imprese in Africa devono rispettare gli usi e i costumi locali ed onorare la propria responsabilità sociale, il che in sé è un'espressione di cultura. Le aziende qui per effettuare degli scambi culturali devono anche considerare come contribuire allo sviluppo dell'Africa e al miglioramento della vita della sua popolazione. Nella cooperazione Cina-Africa, commercio e cultura devono andare di pari passo, come due ruote motrici, il che permetterà sicuramente alla nostra cooperazione di immettersi nella corsia veloce, di procedere meglio e più rapidamente, e di andare più lontano".