Cina: appello di collaborazione alle varie parti per affrontare le sfide di cambiamenti climatici
  2014-05-13 14:51:07  cri


Secondo quanto riportato, il quinto rapporto di valutazione elaborato dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) uscirà fra poco. Il rapporto ha ulteriormente affermato la relazione di causa ed effetto tra le attività degli esseri umani e il riscaldamento globale e ha indicato che se la comunità internazionale non ridurrà ulteriormente le emissioni di carbone, alla fine del ventunesimo secolo vi sarà un evidente innalzamento della temperatura della Terra. In merito, gli esperti cinesi hanno fatto appello alle varie parti a collaborare per affrontare congiuntamente le sfide portate dal cambiamento climatico. Ecco di seguito il rapporto del nostro corrispondente.

Secondo quanto presentato, il quinto rapporto di valutazione è stato completato da oltre 880 scienziati provenienti da oltre 70 Paesi nell'arco di 6 anni, e in esso viene fatto riferimento a oltre 30 mila documenti scientifici. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha così commentato: il rapporto dell'IPCC raccoglie il meglio della scienza a livello mondiale, al fine di affrontare la maggiore sfida globale. Recentemente il direttore dell'Amministrazione della Meteorologia cinese Zheng Guoguang ha presentato la conclusione di base di questo rapporto

(Reg.1)

"Primo, ci sono più osservazioni e testimonianze che possono confermare la realtà del riscaldamento globale; secondo, si conferma la relazione di causa ed effetto tra le attività degli esseri umani e il riscaldamento globale; terzo, i cambiamenti climatici hanno avuto ripercussioni negative sul sistema ecologico naturale e sulla società umana della nostra Terra; quarto, il riscaldamento continuerà ad avere ripercussioni; quinto, il riscaldamento climatico sta costituendo un rischio per lo sviluppo della società economica degli esseri umani."

Il rapporto ha anche indicato che se gli esseri umani non prenderanno iniziative per alleviare le emissioni di gas serra, alla fine del ventunesimo secolo vi potrebbe essere un aumento della temperatura globale di 4 gradi, calcolato a partire dall'epoca della rivoluzione industriale, ma che attivandosi invece a riguardo, l'aumento della temperatura potrebbe essere controllato nella sfera di due gradi.

Quali ripercussioni porteranno dunque i cambiamenti climatici sul nostro ambiente e sugli esseri umani? Lin Erda, uno dei ricercatori cinesi che ha partecipato all'elaborazione del rapporto e addetto all'Istituto di Ricerca per lo Sviluppo Ambientale dell'Accademia di Agraria cinese, ha indicato che nel rapporto si osserva che i cambiamenti climatici hanno avuto ripercussioni sull'agricoltura, sul sistema ecologica terrestre, sul sistema marino, sulle risorse idriche e sulla salute degli esseri umani, e che la maggior parte di tali ripercussioni è negativa.

(Reg.2)

"Le ripercussioni negative comprendono i rischi apportati dalle inondazioni e dalle tempeste alla salute e alla vita degli abitanti delle piccole isole, i rischi apportati dalle inondazioni nelle grandi città, i rischi apportati dagli incidenti estremi alle infrastrutture e ai servizi essenziali, i rischi apportati dalla siccità e dalle inondazioni alla sicurezza alimentare, alla sicurezza dell'acqua potabile, alla vita delle popolazioni dei villaggi e alle perdite di vite umane e animali, ecc."

E' noto a tutti che il motivo principale dell'aumento dei gas serra è l'utilizzo sfrenato delle risorse petrolchimiche. Attualmente, per far fronte ai cambiamenti climatici sempre più gravi, la comunità internazionale si sta impegnando nella riduzione delle emissioni di carbone. La Cina, in tale ambito, si sta impegnando grandemente nella trasformazione della sua struttura energetica e nella riduzione delle emissioni di carbone. Il direttore dell'Amministrazione di Meteorologia cinese Zheng Guoguang ha indicato che attualmente gli enti di vari livelli della Cina si trovano tutti a dover affrontare la questione di come risolvere la controversia tra sviluppo, eliminazione della povertà e riduzione dell'utilizzo di combustibili fossili.

(Reg.3)

"Primo, è necessario rafforzare la gestione dei rischi in concomitanza al rafforzamento dell'alleviamento dei gas serra, e regolare le attività relative; secondo, è necessario intensificare le valutazioni sulla capacità dell'ambiente di supportare lo sviluppo regionale, le costruzioni e i grandi progetti urbanistici; terzo, è necessario prestare attenzione a livello statale alle emissioni di gas serra, aggiustando le strutture industriali, ottimizzando le strutture energetiche, economizzando l'energia ed elevando la sua efficienza, aumentando la capacità di raccolto di carbone forestale e promuovendo attivamente i passi per la trasformazione dei vari settori sul modello della produzione a bassa emissione di carbone."

Nell'ambito delle sfide sui cambiamenti climatici, la Cina si trova di fronte a un'enorme pressione internazionale. In merito, il vice direttore del Centro di Ricerca Strategica sui Cambiamenti Climatici e di Cooperazione Internazionale della Cina, Zou Ji, ha indicato che la Cina, in quanto Paese in via di sviluppo, si differenzia dai Paesi sviluppati per struttura industriale e fonti di emissione carbonica, e che per questo i Paesi sviluppati non devono condannare la Cina, ma devono fornire invece buoni esempi di riforma tecnica, trasmettere il concetto di valore e dare sostegno ai Paesi che lo necessitano. Egli ritiene che se la comunità internazionale si stringerà insieme, sarà possibile affrontare le sfide dei cambiamenti climatici. 

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