Cina: difficile una crescita annua del 7,5% del commercio con l'estero
  2014-05-21 15:47:29  cri

Durante una conferenza stampa indetta il 20 maggio a Beijing, il direttore del Dipartimento del commercio con l'estero del Ministero del commercio Zhang Ji ha osservato che il commercio con l'estero sta giocando un ruolo piuttosto importante nella stabilizzazione della crescita e nel mantenimento dell'occupazione. Egli ha rivelato che nei prossimi due mesi, il suo dicastero cercherà di concretizzare le misure delle Opinioni sull'appoggio alla crescita stabile del commercio con l'estero, documento varato giorni fa dal governo. Inoltre, egli ha aggiunto che oggettivamente una crescita annua del 7,5% del commercio con l'estero rimane un traguardo difficile. Ecco di seguito il nostro servizio in merito:

Secondo le statistiche della dogana cinese, nei primi quattro mesi di quest'anno, il valore totale dell'import-export della Cina si è attestato a 8100 miliardi di RMB, in calo del 3,1%, e per quanto riguarda l'export, si è riscontrato un calo del 4,8%. In riguardo al "doppio calo", Zhang Ji ha spiegato:

"Da gennaio ad aprile, è apparso il primo 'doppio calo' dell'import-export e dell'export sin dallo stesso periodo del 2009. Tra i motivi in merito, oltre al commercio anomalo con Hong Kong avvenuto nello stesso periodo dell'anno scorso, ci sono degli elementi che riguardano una mancanza della domanda esterna e un indebolimento dei vantaggi competitivi tradizionali. Per realizzare la crescita annua di circa il 7,5% proposta dalla Relazione dei lavori del governo, la strada da percorrere rimane difficilissima, e se si vuole raggiungere il traguardo, si dovrebbe realizzare una crescita mensile dell'11,3% dell'import-export, e servirebbe inoltre impegnarsi al massimo".

Vista la situazione tutt'altro che ottimistica, giorni fa, il Consiglio di Stato ha pubblicato le Opinioni dell'Ufficio generale del Consiglio di Stato sull'appoggio alla crescita stabile del commercio con l'estero. Il documento, in 16 misure, avanza diversi provvedimenti, tra cui un ulteriore rafforzamento dell'esportazione, il sostegno e il servizio allo sviluppo del commercio, l'elevamento del livello delle agevolazioni, la promozione del saldo transfrontaliero in RMB, il miglioramento dei servizi dei finanziamenti e il potenziamento del sostegno assicurativo e creditizio all'export, ecc.. In merito, Zhang Ji ha così illustrato:

"Il documento prende atto dello sviluppo equilibrato e continuo dell'import-export; al contempo, sulla base della stabilizzazione della crescita, obiettivo del momento, guarda anche all'aggiustamento strutturale e alla trasformazione della modalità di crescita a medio termine. Attualmente i lavori collegati sono stati già distribuiti a 17 organismi, e abbiamo elencato dettagliatamente 36 misure concrete. Da oggi ai prossimi due mesi, lavoreremo sulla concretizzazione del documento. L'idea del Ministero del commercio è chiarissima: avviare la promozione delle agevolazioni del commercio partendo dal nostro dipartimento. Dovremo semplificare l'intera catena amministrativa dell'import-export. Ad esempio, ci sarà un'ampia semplificazione della tipologia dei prodotti automaticamente permessi. Per quanto riguarda alcune categorie di pagamento, dovremo eliminare, sulla base di una valutazione, tutte quelle irragionevoli".

Gli investimenti, il consumo e la domanda esterna sono sempre stati considerati i tre motori della crescita economica. Secondo quanto illustrato da Zhang Ji, in questi anni, il tasso di contributo annuale del commercio con l'estero alla crescita economica è rimasto a circa il 20%, mentre il prelievo sul commercio con l'estero occupa quasi il 15% delle entrate fiscali nazionali.

"Tutti sanno che gli investimenti, il consumo e la domanda esterna sono i tre motori della crescita economica. Secondo me, per i paesi e regioni in diverse fasi di sviluppo, questi tre motori hanno anche importanze e ordini diversi. Dal punto di vista generale, bisogna dire che l'epoca della continua crescita rapida del commercio con l'estero è ormai passata e non si ripeterà. In futuro, per un lungo periodo, il commercio con l'estero del nostro Paese procederà a una rapidità media e bassa. Speriamo che di pari passo alla stabilizzazione della crescita, le imprese possano elevare continuamente la capacità d'innovazione e la competitività, in modo da svolgere un ruolo meritato nell'aggiustamento strutturale, nella trasformazione della modalità del commercio, nel livello di profitto e nell'aumento del welfare dei cittadini".

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