Il 28 maggio, a West Point, il presidente americano Barack Obama ha pronunciato un discorso, difendendo dalle critiche la sua politica diplomatica. Obama ha negato che gli Usa si trovino in una fase di decadenza, dichiarando che gli Stati Uniti continueranno ad essere da guida al mondo, e non abbandoneranno la loro politica militare. Obama ha però anche riconosciuto che l'unilateralismo non è una scelta americana, e che le iniziative militari non costituiscono per gli Usa l'unico modo di guidare il mondo.

Il 28, presso l'accademia militare di West Point si è tenuta la cerimonia annuale di laurea, cui ha presenziato il presidente Obama, e in occasione della quale ha fatto il discorso, parlando della sua posizione sulla direzione della politica diplomatica statunitense.Obama ha da poco annunciato la sua decisione di ritirare tutte le truppe dall'Afghanistan alla fine di quest'anno. Rimarranno solamente 9800 soldati, principalmente per addestrare e fornire assistenza alle truppe afghane. Tuttavia nel suo discorso di West Point, Obama ha ribadito che gli Usa non abbandoneranno unilateralmente l'uso della forza militare, e questo è anche uno degli aspetti fondamentali che è stato sottolineato sempre nel corso del suo mandato.

"Se sarà necessario, gli Usa useranno in modo unilaterale le loro forza militare, qualora i nostri interessi abbiano necessità di essere difesi, quando il nostro popolo è minacciato, qualora a nostra vita si trovasse in pericolo mortale, o qualora lo fossero i nostri alleati. Le opinioni della comunità internazionale sono molto importanti, tuttavia per proteggere la nostra gente nostro popolo, il nostro paese e il nostro modo di vivere, gli Usa non avranno mai il bisogno di ottenere il permesso altrui."

Nonostante Obama abbia pronunciato delle parole abbastanza forti, la sua politica diplomatica ha ricevuto delle critiche per essere stata troppo debole: non solo ha annunciato il ritiro delle truppe dall'Afghanistan, ma ha ammesso che non è responsabilità americana fare dell'Afghanistan un paese perfetto. Quanto alla questione ucraina, gli attriti con la Russia mostrano come le capacità degli Stati Uniti non siano all'altezza delle loro ambizioni; mentre nella crisi siriana, all'ultimo momento gli Usa hanno abbandonato la loro intenzione di usare le forza, offrendo così un pretesto alla comunità internazionale per criticare la sua debole politica.

Quanto alle critiche, Obama ha risposto che non può mandare a morire all'estero dei soldati solo perché richiesto da alcune personalità, e per evitare che gli Usa si mostrino troppo deboli. IL presidente americano ha sottolineato che le iniziative militari non costituiscono l'unico canale per mostrare la capacità di guida degli Usa.

"La mia linea di base è che gli Usa devono guidare il mondo. Tuttavia le iniziative militari non sono per gli Stati Uniti l'unico modo di mostrare concretamente e in diversi casi la loro capacità di guida, anzi queste non costituiscono l'aspetto principale. Nelle nostre mani abbiamo il martello migliore, ma questo non significa dobbiamo usarlo per risolvere tutti i problemi."

Obama ha affermato che in alcune situazioni, quando la crisi è diffusa ampiamente e gli interessi americani non sono minacciati direttamente, non bisogna ricorrere unilateralmente all'uso della forza.

"In questa situazione, noi non dovremo lottare in modo unilaterale. al contrario, dovremo cercare gli amici nell'Alleanza, e adottare iniziative congiunte. Sarà necessario utilizzare in modo ampio diversi mezzi, includendo la diplomazia e lo sviluppo, le sanzioni e l'isolamento, basandoci sulle leggi internazionali, e in caso di necessità, applicando iniziative multilaterali. In queste situazioni, dobbiamo cooperare con gli altri, perché le iniziative colletive sono più facili di ottenere il successo, sono durevoli e possono evitare alcuni errori che costano molto."

Al fine di mobilitare più alleati e partner per partecipare congiuntamente alla lotta contro il terrorismo, Obama ha detto di aver richiesto al Parlamento Usa l'approvazione per lo stanziamento di fondi per 5 miliardi di dollari diretti all'anti-terrorismo, e da utilizzare in modo particolare per l'addestramento e la fornitura di equipaggiamento ai quei paesi maggiormente interessati da questo fenomeno, così da colpire le forze al servizio dei terroristi.