Il 3 giugno, il presidente americano Barack Obama è giunto in Polonia, iniziando una visita di tre giorni in tre paesi europei. Visto il recente quadro di tensione in Ucraina, la visita di Obama intende dimostrare al mondo che anche se gli Usa stanno spostando il focus della loro strategia verso l'Asia-Pacifico, la struttura dell'alleanza Usa-Europa è ancora il perno fondamentale della strategia globale del paese, e questo manterrà le promesse fatte sul problema della sicurezza europea.

Una volta in Polonia, Obama ha ispezionato la squadra congiunta Usa-Polonia di piloti di caccia F-16, e annunciato l'istituzione di un "Fondo per la sicurezza europea" da 1 miliardo di dollari, volto a rafforzare la capacità delle truppe Nato di affrontare minaccie continue e di por fine ad attività di sabotaggio, e a migliorare la loro capacità di risposta rapida, aiutando così gli alleati europei a rafforzare la loro capacità di difesa.

Incontrando il presidente e il premier polacchi, Obama ha detto che visto il deterioramento del quadro dell'Ucraina, gli Usa manterranno la promessa della sicurezza fatta agli alleati dell'Europa dell'est, ampliando la presenza militare nella regione. Oltre a mandare più F-16 per sostenere il pattugliamento aereo della Nato, gli Usa continueranno a promuovere il piano di difesa missilistica europea e ad accelerare il dispiegamento di missili intercettori in Polonia. Obama ha anche promesso di aiutare l'Europa a risolvere il problema della diversificazione della fornitura di gas naturale.

Nel corso della visita in Polonia, Obama ha anche incontrato a Varsavia i leader di 17 paesi dell'Europa centro-orientale e il presidente neoeletto dell'Ucraina, Petro Poroshenko.

Dopo avere lasciato la Polonia, Obama raggiungerà il Belgio per partecipare al Vertice del G7 del 4 giugno a Bruxelles. Secondo quanto appreso, i lavori continueranno a vertere sulla situazione dell'Ucraina, sul sostegno dell'Ue e degli Usa al paese, e sul rafforzamento delle sanzioni verso la Russia.

In seguito Obama si sposterà in Francia per partecipare alle attività comemorative del 70esimo anniversario dello sbarco in Normandia. Per dimostrare la sua insoddisfazione verso la Russia, la Casa Bianca ha annunciato che Obama non avrà alcun incontro ufficiale con il presidente russo Putin, presente a sua volta alle attività.

L'opinione pubblica ritiene che un'Europa stabile e una salda alleanza Europa-Usa siano un'importante garanzia del trasferimento verso est della strategia americana. Dopo lo scoppio della crisi ucraina, l'ansia dei paesi dell'Europa centro-orientale ha visto un'escalation, nel timore che gli Usa, nel momento cruciale del confronto con la Russia, se ne lavino le mani. Guardando alla missione di Obama in Europa, al primo posto figurano la visita in Polonia e gli incontri con i leader polacchi e dell'Europa centro-orientale e con il presidente dell'Ucraina, Petro Poroshenko, il che volge soprattutto a tranquillizzare gli alleati dell'Europa centro-orientale, e poi ad esprimere sostegno alle nuove autorità ucraine. La partecipazione al Vertice del G7 e la visita in Francia mirano invece a coordinare la politica verso la Russia con Francia, Germania, ecc., così da aumentare la pressione sulla Russia, rafforzare la difesa europea, consolidare la struttura dell'alleanza Usa-Europa, basata sulla Nato, tutelare la leadership Usa, e dimostrare la forte attenzione americana per gli affari europei.

Ma gli analisti fanno anche notare che negli ultimi anni, anche se la base strategica delle relazioni Europa-Usa non si è allentata, il caso "Prisma" ha messo alla prova come mai prima la fiducia reciproca tra gli alleati delle due sponde dell'Atlantico. Nel frattempo, Francia, Germania e gli altri grandi paesi auropei, per considerazione dei rispettivi interessi, non sono in sintonia con gli Usa circa la politica di sanzioni verso la Russia. Mentre le relazioni Russia-Usa hanno toccato il fondo, l'Europa, come sempre, mantiene dei forti dubbi sul livello di volontà degli Usa di difendere i paesi alleati. La prova migliore è l'invito rivolto a Putin dal presidente francese Hollande a partecipare alle attività commemorative dello sbarco in Normandia.