Usa: prossima riapertura dell'ambasciata in Somalia
  2014-06-06 14:26:14  cri

 

Il 3 giugno, un funzionario americano ha comunicato che il presidente Obama nominerà un ambasciatore in Somalia, il primo sin dal gennaio del 1991, quando gli Usa hanno ritirato il loro personale diplomatico dal paese travagliato dalle sommosse e hanno chiuso l'ambasciata. Si tratta anche di un'importante mossa Usa per rafforzare la cooperazione con l'Unione africana e stringere i contatti con l'Africa.

Il 3 giugno, in un discorso presso un think-tank di Washington, il vice segretario di Stato americano responsabile degli affari politici, Wendy Sherman, ha detto che gli Usa si apprestano a far ritorno in Somalia.   

"Visto che le nostre relazioni con la Somalia si fanno sempre più strette, siamo convinti che le prospettive della Somalia siano sempre migliori. Il presidente Obama avanzarà quindi la nomina del primo ambasciatore americano in Somalia da più di 20 anni. Ci aspettiamo di avere una missione diplomatica completa e matura nella capitale della controparte. "

Wendy Sherman ha indicato che anche se l'ambasciata americana in Somalia è chiusa dal gennaio del 1991 per via della guerra civile, gli Usa non hanno affatto troncato le relazioni con la Somalia. Nel gennaio dell'anno scorso, il governo americano ha annunciato di riconoscere il nuovo governo somalo. Per il momento, la sede dell'ufficio dell'inviato speciale responsabile degli affari Usa in Somalia e del suo gruppo diplomatico si trova in Kenya. Ma Sherman non ha rivelato nei particolari chi sia il candidato ad ambasciatore, né la data di riapertura dell'ambasciata Usa in Somalia.

Ella ha spiegato che un importante motivo del ritorno degli Usa in Somalia sono le esigenze dell'antiterrorismo.   

"Una Somalia sicura e unita conterrà efficacemente lo sviluppo dell'estremismo e del terrorismo. Queste due forze si appoggiano reciprocamente e stanno minacciando i popoli dei vari paesi, fra cui il popolo americano. "   

Sherman ha indicato che la scorsa settimana, riassumendo la politica estera americana nel corso della cerimonia di consegna dei diplomi all'Accademia militare di West Point, Obama ha invitato il Congresso a fornire 5 miliardi di dollari per un fondo di cooperazione antiterrorismo, da utilizzare per il training antiterrorismo dei paesi facilmente attaccati. E la Somalia si trova sulla prima linea dell'antiterrorismo. Al suo interno ha non solo i miliziani di Al-Quaeda infiltrati dallo Yemen, ma anche le forze estremiste e terroristiche del Partito dei giovani, ecc., sviluppatesi al suo interno. Quindi anni fa gli Usa hanno inviato nel paese una piccola unità per aiutare ad addestrare l'esercito locale. Questo corpo speciale, chiamato "Fulmine", adesso conta 150 persone, e in futuro diventerà la forza principale dell'antiterrorismo in Somalia.  

Sherman ha aggiunto che il sostegno Usa alla Somalia favorirà il ritorno a casa del milione di persone che si sono rifugiate nei paesi vicini per via della guerra e la lotta alle attività di pirateria, ed allevierà efficacemente la pressione a cui sono sottoposte le forze del peace-keeping dell'Unione africana. Ha sottolineato che il rafforzamento del collegamento con l'Unione africana sul problema della Somalia è una componente della strategia americana verso l'Africa.

"La nostra politica verso la Somalia è molto particolare, e il motivo è semplicissimo: l'Africa del giorno d'oggi non va affatto generalizzata. Anche se alcune zone del continente sono ancora in uno stato di estrema povertà, tra le dieci economie dallo sviluppo più rapido del mondo, sette si trovano nel continente africano."   

Da qualche anno gli Usa prestano forte attenzione all'Africa, prova ne sono le visite del presidente Obama, del segretario di Stato Kerry, ecc. Nel prossimo agosto la Casa Bianca organizzarà anche a Washington la prima "Conferenza dei leader di Usa-Africa". All'evento saranno invitati una cinquantina di leader africani, così da rafforzare i contatti politici ed economici con questa regione dinamica e in rapido sviluppo, con focus sul rafforzamento del commercio e degli investimenti Usa in Africa. Dopo decenni anni di rapido ampliamento degli investimenti delle economie emergenti nel continente africano, gli Usa stanno inseguendole con forza, nell'intento di promuovere una nuova offensiva di commercio e di investimenti in Africa, così da crearvi delle opportunità di business per le proprie aziende.

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