Al via il nuovo turno di negoziati sulla questione nucleare iraniana. Annuncio improvviso di Iran e USA: terremo un colloquio bilaterale diretto
  2014-06-10 14:13:28  cri

La sera del 7 giugno, il Ministero degli Esteri iraniano ha annunciato che la prossima settimana Iran e Stati Uniti terranno un colloquio bilaterale a livello vice-ministeriale, annuncio successivamente confermato anche dal Dipartimento di Stato degli USA. Si tratta del primo colloquio bilaterale diretto tra i funzionari dei due Paesi sin dalla Rivoluzione islamica del 1979 in Iran.

Stando alla dichiarazione, la prossima settimana i negoziatori iraniani della questione nucleare terranno separatamente colloqui bilaterali con i funzionari americani e con quelli russi. Il 9 e il 10, la delegazione iraniana terrà a Ginevra un colloquio con la delegazione americana; l'11 e il 12, la delegazione iraniana si recherà a Roma per tenere un colloquio con la delegazione russa.

Alla conferenza parteciperanno funzionari di alto livello. La delegazione iraniana sarà guidata dal vice ministro degli Esteri iraniano nonché vice rappresentante dei negoziati sulla questione nucleare Abbas Araqchi, mentre tra i membri della delegazione americana vi saranno il vice segretario di Stato William J. Burns e il sottosegretario di Stato per gli affari politici Wendy Sherman. Secondo quanto reso noto, alla conferenza parteciperanno il vice ministro degli Esteri iraniano Majid Takht-Ravanchi e il consigliere per la sicurezza del vice presidente americano Jake Sullivan. L'Agence France-Presse (AFP) ha riportato che il vice dell'Alto rappresentante UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Helga Schmid presenzierà al colloquio.

Questo colloquio bilaterale a livello vice-ministeriale è inoltre il primo colloquio bilaterale diretto degli ultimi decenni tra Iran e USA, e la questione nucleare sarà senza dubbio il punto focale dei negoziati. Il 16 giugno, l'Iran terrà un nuovo turno di negoziati a livello politico sul problema nucleare iraniano con i sei paesi coinvolti nella questione del nucleare. Le due parti hanno appena terminato il 5 un nuovo turno di colloqui a livello tecnico. L'ultimo turno di negoziati sul problema nucleare iraniano aveva subito una grave battuta d'arresto. Durante l'intervista concessa all'Agenzia stampa della Repubblica Islamica, il vice ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha affermato che nel corso dei colloqui bilaterali la parte iraniana presterà attenzione al problema nucleare iraniano, procedendo nel contempo a discutere con gli USA in merito a un'ulteriore revoca delle sanzioni contro l'Iran.

La dichiarazione rilasciata ha attirato immediatamente l'attenzione del mondo esterno. A causa del congelamento delle relazioni tra Iran e USA a partire dal 1979, il mondo esterno, oltre alla sorpresa per la dichiarazione improvvisa del colloquio bilaterale diretto tra i due Paesi, ha anche espresso ottimismo per tale colloquio.

Durante l'intervista concessa al Bloomberg News, l'ex responsabile degli affari iraniani del Consiglio per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti Michael Singh ha affermato che questo colloquio rappresenta una speranza di ripresa per i negoziati sul nucleare iraniano in seguito alla grave battuta d'arresto subita, dal momento che il tempo per varie parti è molto limitato. Egli ha anche affermato che l'Iran potrebbe aver accettato di tenere il colloquio diretto ritenendo tale forma di colloquio più adatta rispetto alla negoziazione collettiva per la risoluzione di alcune problematiche difficili.

In merito a tale inaspettata azione diplomatica dell'Iran, l'Agence France Presse ritiene che l'Iran potrebbe voler ottenere più risultati, dopotutto oltre al colloquio con gli USA i funzionari iraniani effettueranno anche colloqui con la Russia. Il Ministero degli Esteri iraniano ha inoltre affermato che l'Iran sta cercando di organizzare colloqui bilaterali con altri paesi prima del nuovo turno di negoziati sulla questione nucleare iraniana del 16.

Dal momento che l'ultimo turno di negoziati ha subito una grave battuta d'arresto, senza menzionare che l'accordo della prima fase scadrà il 20 luglio, e date le notevoli divergenze delle vari parti su varie questioni tra cui l'arricchimento dell'uranio e gli impianti nucleari in Iran, la possibilità di raggiungere o meno un accordo è diventata senza dubbio la questione di maggiore attenzione per tutte le parti. Per l'Iran, la mancata risoluzione della questione nucleare iraniana significherebbe una non completa eliminazione delle sanzioni contro l'Iran, il che sarebbe fatale per l'economia iraniana. Forse a causa dell'attuale dilemma, l'Iran è costretto ad adottare misure volte a promuovere la diplomazia a tutto tondo nella speranza di risolvere le divergenze tra le varie parti, in modo che i negoziati ottengano dei risultati e la questione possa infine essere risolta.

Tuttavia, anche se tale colloquio bilaterale della durata di due giorni che verterà principalmente sulla questione nucleare iraniana potrebbe aprire una nuova pagina nelle relazioni tra i due Paesi, per quanto riguarda gli aspetti più difficoltosi delle relazioni bilaterali sarà purtroppo necessario aspettare fino alla fine del colloquio per vedere se questo sarà in grado di raggiungere l'ampiezza e la profondità in cui sta sperando il mondo esterno.

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