Li Keqiang: promuovere uno sviluppo rapido e a lungo termine delle relazioni sino-italiane
  2014-06-12 14:33:27  cri


 

Il nuovo presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi che ha da poco assunto l'incarico, ha guidato una delegazione di alto livello, che comprende numerosi ministri e centinaia di imprenditori, a visitare la Cina. Il pomeriggio dell'undici giugno, a Beijing, il premier cinese, Li Keqiang ha tenuto un incontro con Renzi e hanno testimoniato la ratifica di accordi di cooperazione in molti settori. Li Keqiang ha affermato che le potenzialità della cooperazione pragmatica sino-italiana sono enormi. Entrambe le parti devono promuovere le relazioni sino-italiane con perseveranza e grande rapidità in modo da renderle più concrete, rapide e di lungo termine.

La strategia diplomatica degli ultimi premier italiani è stata comune nel programmare la visita in Cina tra le prime del loro incarico. Il nuovo presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi non fa eccezione. Dopo meno di quattro mesi dal suo insediamento, ha effettuato la sua visita in Cina. Osservando la delegazione al seguito di Renzi, composta da oltre 100 imprenditori italiani, non è difficile da comprendere  che la cooperazione economica e commerciale è il fulcro della sua visita. Durante il colloquio dello stesso giorno, i due premier hanno raggiunto un consenso sulla cooperazione bilaterale pragmatica dei due paesi. Nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo dopo il colloquio, Li Keqiang ha affermato entrambe le parti concordano che bisogna considerare il decimo anniversario dell'istituzione di rapporti di partnership strategica completa tra Cina e Italia, che ricorre proprio quest'anno, come un nuovo punto di partenza per promuovere un sostanziale miglioramento della cooperazione pragmatica tra i due paesi.

"In occasione della visita in Cina del presidente del Consiglio, Renzi, la Cina e l'Italia hanno pubblicato il nuovo 'Piano d'azione triennale sino-italino sul rafforzamento della cooperazione economica'. Nella seconda metà di quest'anno, a Beijing, i due paesi convocheranno la Sesta conferenza del comitato governativo sino-italiano, per discutere di questo piano e della sua attuazione pratica. Quello che desideriamo non è solo la forma ma anche dei risultati. Combinare la tecnologia italiana con la vastità del mercato cinese porterà benefici a entrambe le parti, e ha permesso il raggiungimento di un nuovo consenso nello sviluppo comune del mercato di una terza parte. "

Nel corso dei dieci anni dall'allacciamento delle relazioni di partnership strategica completa, il volume del commercio bilaterale è quadruplicato. Attualmente la Cina è diventata il primo partner commerciale dell'Italia in Asia, mentre l'Italia risulta il quarto partner commerciale della Cina in Europa. Oggi le pressioni del calo economico mondiale hanno immesso una forza sempre maggiore al progressivo innalzamento della cooperazione concreta tra i due paesi. Durante la conferenza stampa che ha avuto luogo in seguito al colloquio, il premier Renzi ha espresso la speranza di attirare sempre più imprese cinesi a investire in Italia, e che la struttura commerciale dei due paesi diventi sempre più equilibrata.

"Naturalmente i dieci anni dell'accordo hanno consentito al primo ministro e a me di fare il punto della situazione, l'Italia deve fare di più, l'Italia può fare di più e l'Italia farà di più. L'interscambio bilaterale del 2013 è pari a circa 33 miliardi di euro, ma sono ventitré a dieci, quindi sono squilibrati. C'è un'asimmetria. Allora, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, faremo di tutto per incoraggiare sempre di più gli imprenditori italiani a gustare la sfida cinese, e contemporaneamente, chiediamo che sia sempre più forte l'investimento diretto della Cina in Italia, come abbiamo dimostrato anche in alcuni degli accordi che abbiamo firmato e anche in una precedente occasione a Genova con Shanghai electric e Ansaldo Energia."

In seguito al colloquio, i due premier hanno testimoniato congiuntamente la firma di dieci documenti collaborativi in molti settori, tra cui quello economico-commerciale, energetico, dell'aviazione e della costruzione di infrastrutture. Inoltre, Renzi ha dichiarato di ridurre il tempo per l'elaborazione dei visti a 36 ore per cittadini cinesi che vogliono recarsi in Italia.
Nella seconda metà del 2014, l'Italia sarà il paese di turno incaricato della presidenza dell'Ue. Il premier Li Keqiang si auspica che la parte italiana promuova attivamente l'accelerazione delle trattative per gli accordi sugli investimenti sino-europei e l'avvio delle ricerche sulla fattibilità della zona del libero commercio Cina-Europa, al fine di facilitare alcuni importanti progetti di collaborazione nei settori tecnico-scientifico, di infrastrutture, di aviazione e della nuova urbanizzazione, opponendosi al protezionismo commerciale insieme alla parte cinese.

"Spero che l'Italia svolga un ruolo più costruttivo nelle relazioni sino-europee, permettendo alla Cina e all'Europa una coesistenza pacifica e uno sviluppo inclusivo, al fine di salvaguardare congiuntamente la pace mondiale e la stabilità regionale, e realizzare comunemente uno sviluppo prospero, istituendo relazioni di mutuo vantaggio e ottenendo i risultati redditizi per entrambi."

Dopo il colloquio, i premier dei due paesi hanno partecipato anche alla fondazione del Comitato degli imprenditori cinesi e italiani. Li Keqiang ha fatto riferimento alle relazioni tra Cina e Italia con i termini "perseveranza di tartaruga" e "velocità di cavallo", auspicandosi che i due paesi integrino questi due principi per promuovere relazioni più concrete, rapide e di lungo termine.

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