Falliti i negoziati sul gas naturale tra Russia e Ucraina
  2014-06-19 14:44:32  cri

 

Alle 10:00 del 16, non avendo ricevuto gli arretrati del gas dall'Ucraina, la Russia ha dato avvio all'attuazione del meccanismo di pagamento anticipato. La parte ucraina ha successivamente confermato che la Russia ha ridotto la fornitura di gas naturale all'Ucraina a zero e che la fornitura messa da parte è destinata soltanto all'Europa. L'Ucraina ha inoltre recentemente deciso di demarcare unilateralmente il confine con la Russia.

Il 17 il premier ucraino Arseniy Yatsenyuk ha affermato che il fallimento dei negoziati sul gas tra Ucraina e Russia sia dovuto alla parte russa. Anche se l'Ucraina è ormai sull'orlo della crisi economica, non potrà essere d'accordo con il prezzo del gas presentato dalla Russia. Il nuovo prezzo e il meccanismo di fornitura del gas presentato dalla Russia è destinato a distruggere l'economia ucraina. L'Ucraina citerà in giudizio la Russia alla corte internazionale di Stoccolma, chiedendole di fornire il gas secondo il prezzo previsto in precedenza di 268 dollari per 1000 metri cubi e di rimborsare i 6 miliardi di dollari che l'Ucraina aveva pagato in più. Il presidente del Comitato per gli affari internazionali della Duma di Stato russo Alexei Pushkov ritiene che il fallimento di questi negoziati sul gas tra Russia e Ucraina sia imputabile ad Arseniy Yatsenyuk, il quale sta spingendo l'Ucraina verso il baratro. Al contempo, durante la riunione della Duma, Pushkov ha affermato di prendere in considerazione un sistema di sanzioni contro l'Ucraina, incluse quelle verso i leader ucraini.

Nonostante la dura presa di posizione di entrambe le parti, il fallimento dei negoziati risulta negativo per entrambe. Le attuali riserve di gas naturale dureranno altri sei mesi, ma con l'avvicinarsi dell'inverno, la mancanza del gas naturale diventerà evidente. La delegazione del governo ucraino è gia arrivato in Europa il 17, e discuterà il progetto di acquisto del gas dai paesi europei. Tuttavia, se la Russia dovesse limitare la fornitura di gas ai paesi che lo offriranno all'Ucraina, quest'ultima non potrà farci nulla. Se l'Ucraina dovesse ottenere illegalmente il gas che dovrebbe giungere in Europa attraversando il suo territorio, l'economia russa ne risentirebbe fortemente; e anche l'economia europea risentirebbe di una mancata ricezione del gas che avrebbe dovuto giungerle dalla Russia; le tre parti sperano quindi di raggiungere un accordo, ma hanno divergenze sul prezzo di fornitura del gas. Peter Poroshenko, essendo appena entrato in carica, non scenderà facilmente a un compromesso, e Vlładimir Putin ha sempre uno stile duro, questa volta ha gia fatto delle concessioni ed è quindi difficile che possa farne un'altra. La risoluzione della questione tra Russia e Ucraina dipende ora principalmente dall'attiva mediazione dell'UE, e dal momento che le tre parti non vogliono danneggiare i propri interessi, si dovrebbe riuscire a risolvere la questione in maniera pacifica.

Il 16 giugno, durante un conferenza stampa, il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina Andrey Parubii ha affermato che l'Ucraina ha deciso di iniziare a demarcare unilateralmente il confine con la Russia non soltanto nelle zone di guerra, ma anche nelle regioni di tutto il confine tra Russia e Ucraina. Egli ha anche affermato che l'Ucraina utilizzerà i fondi di bilancio statale per equipaggiare le forze armate al confine. Il presidente ucraino Peter Poroshenko ha chiesto di adottare queste misure nel minor tempo possibile.

In merito alla decisione dell'Ucraina, il presidente del Comitato per gli affari internazionali della Duma di Stato russo Alexei Pushkov ha affermato durante la conferenza della Duma che per la Russia è arrivato il momento di porre fine al dialogo di partnership con l'Ucraina e di passare a una nuova fase di adozione delle nuove politiche, che rimarranno in vigore fino a quando l'Ucraina non intenderà collaborare con la Russia. Egli ha anche affermato che non esiste la demarcazione unilaterale del confine, e la demarcazione del confine determinata da Kiev non sarà legale.

Attualmente, le divergenze politiche ed economiche tra Russia e Ucraina si stanno aggravando, in particolare modo dall'entrata in carica di Poroshenko, il quale ha adottato un atteggiamento molto duro verso la Russia: la demarcazione unilaterale del confine provocherà il deterioramento continuo delle relazioni bilaterali tra Ucraina e Russia, ed è anche possibile che causi alcuni conflitti armati non necessari nelle zone di confine.

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