Ucraina: i miliziani delle regioni orientali approvano il cessate il fuoco 
  2014-06-25 14:04:04  cri

 

Il 20 giugno, il presidente ucraino, Petro Poroshenko ha reso noto un piano per la soluzione pacifica dei disordini nelle regioni orientali, decidendo di mettere in atto una settimana di tregua, dal 20 al 27 di questo mese. Prima di raggiungere l'accordo del 23 giugno, i miliziani non avevano riconosciuto l'ordine per il cessate il fuoco, e avevano continuato i loro attacchi alle truppe governative. Il 23 giugno, l'ex presidente ucraino, Leonid Kuchma ha annunciato di avere raggiunto un accordo con i miliziani da attuare prima del 27. Allo stesso tempo, le azioni di mediazione della comunità internazionale hanno giocato un ruolo positivo.

Secondo quanto riportato dai media ucraini, il pomeriggio del 23 giugno, presso il palazzo governativo della regione di Donetsk, il leader del movimento ucraino "Scelta pubblica", Viktor Medvedchuk, l'ambasciatore russo presso a Kiev, Mikhail Zurabov, il rappresentante dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), e il secondo presidente dell'Ucraina, Leonid Kuchma, hanno tenuto un colloquio con i leader dei miliziani orientali per mettere in atto un piano di pace che porti a mitigare la crisi nelle regioni orientali del paese. Secondo quanto riportato, il premier della "Repubblica di Donetsk", Alexander Bordai, ha affermato che in risposta alla sospensione delle azioni militari da parte delle autorità, i miliziani locali hanno assicurato una tregua prima del 27 giugno. Bordai ha indicato che durante la tregua, le varie parti potranno svolgere delle consultazioni sulle trattative per una soluzione pacifica della crisi, indicando però che negozierà con le autorità di Kiev solo se le condizioni avanzate dai miliziani saranno accolte. 

Allo stesso tempo, il presidente ucraino, Petro Poroshenko ha mandato un "invito" alla Russia. Durante un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, Poroshenko ha avanzato che la parte russa potrà inviare degli ispettori nelle regioni orientali dell'Ucraina, come i membri della missione dell'OSCE, a ispezionare la situazione dopo il cessate del fuoco nelle regioni orientali. La Merkel ha commentato i lavori del gruppo di rappresentanti dell'Ucraina, dell'Europa e della Russia, sperando che non solo le autorità di Kiev, ma anche le altre parti possano fare sforzi maggiori per realizzare la pace nelle regioni orientali.

Il 23 giugno, durante un colloquio telefonico con il presidente americano, Barack Obama, il presidente russo, Vladimir Putin ha sottolineato che per normalizzare la situazione nella zona sud-orientale dell'Ucraina, è importante la realizzazione effettiva del cessate del fuoco e l'avvio di un dialogo diretto tra le varie parti.

Lo stesso giorno, a Lussemburgo, il Consiglio degli Affari esteri dell'Ue ha reso noto un comunicato in cui si dice che l'unione ha completato la preparazione per la firma della parte rimanente dell'accordo. L'accordo sarà firmato il 27 giugno, a Bruxelles. Lo stesso giorno, i ministri degli Esteri dell'Ue hanno tenuto un incontro a Lussemburgo. Al termine della riunione, l'Ue ha comunicato il suo pieno sostegno al nuovo governo dell'Ucraina e al suo piano di pace, chiedendo allo stesso tempo alla Russia di accettare il prima possibile la soluzione del piano pacifico avanzato dall'Ucraina, di sospendere l'invio di truppe al confine con l'Ucraina e di utilizzare la sua influenza per costringere i separatisti orientali a deporre le armi.  

Oltre a continuare a incoraggiare l'Ucraina a promuovere la riforma del sistema politico, giuridico ed economico, l'Ue ha consentito di fornire assistenza economica pari a 750 milioni di euro per aiutare il paese a stabilizzare la sua situazione economica interna. Inoltre, l'Ue ha affermato che firmerà la parte economica dell'accordo di associazione con l'Ucraina nel corso del Summit dell'Ue del 27 giugno. Questa parte include un accordo bilaterale completo di libero scambio. Per quanto riguarda il problema del gas naturale, l'Ue ha inviato nuovamente la Russia e l'Ucraina ad elaborare al più presto un piano per una soluzione di compromesso, auspicando che l'Ucraina possa promuovere in modo ulteriore la riforma nel settore energetico.

Il 23 giugno, la Commissione europea ha comunicato un rapporto sulle elezioni presidenziali ucraine, in cui ritiene che le elezioni presidenziali, tenute il 25 maggio, abbiano onorato gli impegni internazionali, ma che la legge elettorale in vigore in Ucraina sia troppo complicata. Nel rapporto, l'Ue auspica che l'Ucraina possa apportare dei miglioramenti per arrivare ad una legge elettorale unificata. La Commissione europea ha inoltre inviato in Ucraina una missione a compiere due ispezioni prima e durante il corso delle consultazioni elettorali. Il rapporto approvato lo stesso giorno dal parlamento della Commissione europea ha indicato che l'affluenza alle urne in occasione delle elezioni presidenziali tenutesi nel mese scorso è stata molto alta da cui è stato eletto legalmente un capo dello stato che potrà svolgere un dialogo aperto con i cittadini delle regioni orientali, indicando queste elezioni come un successo.

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