A partire da quest'anno, le attività finanziarie in rete hanno visto un exploit in Cina, con la nascita di una serie di prodotti come Yu Ebao, Ling Qianbao, ecc., i cui ritorni piuttosto alti attirano l'attenzione generale; anche i progetti di prestito in rete continuano ad avanzare nuovi prodotti. Nel frattempo, alcune banche tradizionali chiedono di rafforzare la supervisione e il controllo finanziario, e le politiche della banca centrale e della China Banking Regulatory Commission (CBRC) spesso "eccitano i nervi" di questi prodotti. Gli esperti ritengono che in Cina le prospettive della finanza in rete siano enormi, ma che, contemporaneamente all'attenzione all'innovazione, occorra anche controllare i rischi.

Venerdì scorso, in chiusura, il tasso di resa a sette giorni su base annuale dei prodotti finanziari in rete si aggirava sul 4-5%, più del 2% in meno rispetto al massimo raggiunto nei momenti migliori, il 7%. Tuttavia, la continua diminuizione della resa non riesce a cancellare l'attrazione di questi prodotti finanziari. Secondo i dati, i prodotti di questo tipo sono già più di 50, realizzando fondamentalmente la completa copertura delle principali piattaforme in rete.

Sia Suning che Alibaba, Baidu e Tencent, sono entrate nel campo finanziario nei settori dei grandi magazzini, elettronico e IT, il che ha provocato dei forti cambiamenti sul mercato. Alla fine del primo trimestre del 2014, la dimensione di questi prodotti finanziari in rete ha raggiunto i 1000 miliardi di RMB, pari al 70% dell'intero fondo monetario nazionale.

I prodotti finanziari in rete, che sono molto apprezzati dalle classi di base, creano però dei timori per le banche tradizionali, e ogni banca sta monitorando i flussi di capitale. Il vice direttore dell'Istituto di scienza delle finanze dell'Università Renmin, Zhao Xijun, afferma:

"Bisogna seguire i nuovi punti di rischio provocati da queste nuove forme e tecnologie, per vedere se sono coperti dal sistema di controllo dei rischi degli istituti finanziari tradizionali; se non lo sono, bisogna estendere la capacità di controllo tradizionale dei rischi all'ambito della rete, in modo da evitare la comparsa di rischi nell'utilizzo dei benefici arrecati dalle nuove tecnologie. Dopo tutto, l'essenza dei servizi finanziari sono la sicurezza, prudenza e stabilità".

L'analista capo del Centro di Ricerche del Fondo Desheng, Jiang Saichun, ritiene che la finanza in rete in Cina sia appena iniziata.

"La finanza in rete è appena in fase iniziale, e il quadro generale è ancora incerto. Nell'intero spazio dei prodotti, e lo spazio d'immaginazione del settore è enorme, è ancora incerto chi alla fine potrà diventare il vincitore definitivo."

Negli Stati Uniti, dove la finanza in rete è molto sviluppata, dal 2003 al 2012 sono sopravvissute 16 banche in rete dotate di licenza bancaria, con un totale di capitale passato dai 100 miliardi di USD del 2003 agli oltre 500 miliardi del 2012. Nel frattempo ci sono anche stati casi di sfiducia, corsa al ritiro dei depositi, bancarotta e chiusura.

Il vice direttore dell'Istituto di scienza della finanze dell'Università Renmin, Zhao Xijun, ritiene che dal punto di vista della Cina, nello sviluppo della finanza in rete, sia ancora più importante il rispetto delle scelte del mercato e dei consumatori.

"Chi ne fa uso, chi la può usare meglio, i vincitori finali o le esigenze dello sviluppo sociale possono utilizzare al meglio questa tecnologia, ciò corrisponde agli interessi dei consumatori, e non compaiono neppure dei rischi. Ridurre i costi al minimo ed offrire ai consumatori più scelte, ciò corrisponde alle richieste del mercato; la supervisione e il controllo mirano anche allo sviluppo del mercato, alle esigenze dei consumatori e all'equità del mercato, l'obiettivo è unanime."