Secondo il Libro bianco 2014 sugli aiuti cinesi all'estero pubblicato il 10 luglio dall'Ufficio d'informazioni del Consiglio di Stato cinese, dal 2010 al 2012, l'entità dell'assistenza cinese all'estero è stata in continua crescita, e ha fornito assistenza per un totale di 89,34 miliardi di RMB a 121 paesi; l'Asia e l'Africa sono le principali aree in cui tali aiuti sono diretti. Ecco di seguito il nostro servizio in merito:.
Questa è la seconda volta che la Cina pubblica il Libro bianco sull'assistenza cinese all'estero. Il Libro bianco ha sottolineato che dal 2010 al 2012, gli aiuti esteri della Cina ammontavano a 89,34 miliardi di Rmb, e l'assistenza finanziaria comprende tre modalità: aiuti gratuiti, prestiti senza interessi e prestiti agevolati. Secondo il vice presidente del Consiglio di ricerca della Cina all'OMC, Wang Cheng'an, i fondi per gli aiuti esteri cinesi vengono investiti principalmente nei paesi in via di sviluppo a basso reddito, al fine di contribuire a ridurre la povertà e migliorare la vita delle persone.
"L'assistenza cinese all'estero ha avuto inizio a partire dal 1950, fornendo aiuto in base alle proprie possibilità ai paesi confinanti, e fino al 2014, ha attraversato 64 anni di storia. L'assegnazione di capitali è principalmente rivolta ad Asia e Africa, e rappresentano oltre l'80% dei fondi dedicati agli aiuti, concentrandosi sui paesi meno sviluppati e a basso reddito."
Il Libro bianco ha sottolineato che dal 2010 al 2012, la Cina ha fornito assistenza a un totale di 121 paesi, tra cui 30 paesi dell'Asia, 51 paesi dell'Africa, nove paesi dell'Oceania, 19 paesi dell'America Latina e dei Caraibi, e 12 paesi dell'Europa. Inoltre, la Cina ha fornito assistenza anche all'Unione Africana e altre organizzazioni regionali. Le principali modalità di assistenza cinese all'estero includono aiuti nella realizzazione di progetti completi, fornitura dei beni comuni, sviluppo della cooperazione tecnica e delle risorse umane, l'invio di squadre di medici e volontari, la fornitura di aiuti umanitari d'emergenza e la riduzione del debito del paese destinatario. Il Direttore dell'Istituto per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale del Ministero del Commercio della Cina, Wang Luo ha affermato che le modalità di assistenza cinese all'estero hanno subito dei cambiamenti rispetto al passato.
"In precedenza, si era più focalizzati sugli aiuti rivolti a edifici emblematici, ora si è più vicini alle esigenze del popolo e gli investimenti sono sempre maggiori nei fondi stanziati a sostegno di agricoltura, sanità, protezione ambientale, compresi gli aiuti per la riduzione della povertà e l'istruzione. Inoltre, le modalità sono cambiate, in precedenza, infatti ci si concentrava esclusivamente sulla fornitura di beni e sulla costruzione di un progetto; ora gli aiuti sono sempre più rivolti ad aiutare i paesi beneficiari a migliorare la capacità di uno sviluppo indipendente, fornendo lo sviluppo e cooperazione delle risorse umane e assistenza tecnica, pertanto hanno una forme più ricca."
Il Libro bianco pubblicato questa volta, ha anche sottolineato che per la fornitura di aiuti all'estero, la Cina insiste nel non dettare alcuna condizione politica, nel non interferire negli affari interni del paese beneficiario, nel rispettare pienamente i diritti dei paesi beneficiari nella scelta autonoma della via e del modello di sviluppo. Il rispetto reciproco, l'uguaglianza, l'integrità e il mantenimento degli impegni presi, il mutuo vantaggio e il win-win sono i principi fondamentali degli aiuti cinesi all'estero. Wang Luo ha affermato che il continuo rafforzamento degli aiuti cinesi all'estero è una manifestazione dell'adempimento alle responsabilità nei confronti della comunità internazionale.
"Dal momento che la Cina è il più grande paese in via di sviluppo, dobbiamo adempiere alle nostre responsabilità verso la comunità internazionale, perché quando siamo stati noi in difficoltà, abbiamo ricevuto aiuti dagli altri paesi, tra cui la maggior parte dei paesi in via di sviluppo, quindi dovremmo fornire maggiore l'assistenza ad altri paesi in via di sviluppo, realizzando il mutuo vantaggio e lo sviluppo comune."
Secondo quanto riportato, la Cina ha anche cancellato il debito in scadenza di 16 prestiti a interessi zero concessi a 9 paesi meno sviluppati e paesi molto poveri, tra cui la Tanzania, la Zambia, il Camerun, la Guinea Equatoriale, il Mali, il Togo, il Benin, la Costa d'Avorio, e Sudan, con un importo complessivo di 1,42 miliardi di Rmb.