Beijing: apertosi il sipario della 21° Fiera internazionale del libro, difficile è il "go out" dei libri cinesi
  2014-08-29 14:11:47  cri

 

Il 27 agosto si è aperto il sipario della 21esima Fiera internazionale del libro di Beijing, a cui hanno preso parte oltre 2000 espositori cinesi e stranieri provenienti da 78 paesi e regioni. I libri sono rappresentanti importanti della cultura di un paese o di una regione, tuttavia la barriera linguistica e le differenze culturali nella comprensione costituiscono fattori di grande pressione per l'uscita dal paese dei libri cinesi, sia che si tratti di opere letterarie che di letture scientifiche. L'esportazione dei libri cinesi con diritto d'autore riuscirà a conseguire risultati migliori in questa edizione della Fiera? 

Il giorno dell'apertura della Fiera internazionale del libro, di buon mattino, il Gruppo Editoriale della provincia di Jilin e l'Associazione dei piccoli e medi Editori della Corea del Sud hanno organizzato congiuntamente una tournée per il "go out". Le istituzioni editoriali di entrambe le parti hanno stabilito una relazione di cooperazione strategica. Il direttore del Dipartimento copyright della casa editrice The time literature and art press, Zeng Yanchun, ha detto apertamente che nonostante i libri cinesi venduti all'estero siano in aumento, il processo continua a non essere facile.

"Abbiamo opere di scrittori del calibro di Jia Pingwa, e anche di maestri accademici come Ji Xianlin. Le loro opere, anche se non vendute moltissimo, continuano tuttavia a vendere regolarmente e la loro vendita continua ad avanzare, per questo non c'è problema. Tuttavia, sarà necessario impegnarsi ancora molto per arrivare a far accettare dagli stranieri la nostra ideologia e le opere scritte dai nostri scrittori più illustri."

Recentemente, l'Ufficio amministrativo statale per la stampa, l'editoria, la radio e la televisione ha pubblicato la "Situazione dell'industria editoriale nazionale 2013". Secondo i dati, l'anno scorso la Cina ha importato un totale di 16.625 diversi libri con diritto d'autore, e ha esportato 7.305 diversi libri con diritto d'autore. Il rapporto tra i libri d'importazione e quelli d'esportazione è stato del 2,3:1. Rispetto al 2,1:1 del 2012, il deficit commerciale del copyright è aumentato.

Qual è il motivo per cui il deficit del commercio del copyright è in aumento, e quali sono le difficoltà che rendono tortuosa la strada del "go out" per i libri cinesi? Oltre alle differenze culturali, quali altri fattori sussistono? A questo proposito, Zhang Jian, vice direttore della Joint Publishing "Vita, Lettura e Nuova conoscenza", compagnia subordinata alla China Publishing Group, ritiene che la traduzione rappresenti un valico difficile da oltrepassare.

"I nostri libri si basano principalmente sulle scienze sociali. Il problema più grande del "go out" è la traduzione. Da un lato, la traduzione di opere accademiche relative al campo delle scienze sociali rappresenta una sfida non indifferente, e all'estero è difficile trovare traduttori qualificati, i cui costi sono tra l'altro molto elevati. Dall'altro, in generale è abbastanza difficile per le opere cinesi entrare nei mercati stranieri, interessati soprattutto alle cose domestiche. Naturalmente, da quando il governo ha iniziato a lanciare le numerose politiche di sostegno, tra cui finanziario, negli ultimi due anni la situazione del "go out" delle opere cinesi è migliorata. Lo scenario, tuttavia, continua a presentarsi pieno di difficoltà. "

Con appresso moltissimi libri originali tedeschi portati dietro in occasione della Fiera, Claudia Dobry, manager dei progetti internazionali della Fiera del Libro di Francoforte, si è espressa dicendo che la notorietà internazionale dei libri rappresenta un fattore importante per il "go out" dei libri cinesi.

"Anche alcuni editori cinesi stanno al momento partecipando a delle fiere internazionali del libro, ma la loro celebrità internazionale è relativamente bassa. In quanto, dopotutto, si tratta di un'altra cultura."

Il Dr. Wu Lesi (Matthias Wahls), direttore generale dell'Organo per la consultazione editoriale interculturale, impegnato nell'importazione ed esportazione da dieci anni, ha sottolineato che enfatizzare lo sviluppo del mercato interno costituisce il vincolo per vendere i libri cinesi all'estero.

"La difficoltà principale è data dal fatto che la maggioranza dei libri pubblicati sono in lingua inglese, e la stampa dei libri esportati dalla Cina è fatta dalle case editrici internazionali e non da quelle cinesi. Il centro di gravità delle case editrici rimane ancora nel mercato interno piuttosto che in quello internazionale. "

Per quanto riguarda le esportazioni del diritto d'autore cinese, Wu Lesi ritiene che bisognerà aspettare altri 5-10 anni prima che in Cina possa comparire un vero editore di fama mondiale.

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