Beijing: al via il quinto turno di negoziati sulla zona di libero scambio tra Cina, Giappone e Corea del Sud
  2014-09-03 14:01:38  cri

 

Il primo settembre, è iniziato a Beijing il quinto turno di negoziati sulla zona di libero scambio tra Cina, Giappone e Corea del Sud. Questo turno di negoziati si concentrerà su argomenti comprendenti la riduzione delle tasse degli scambi di merci, lo scambio di servizi e la modalità di apertura agli investimenti. Secondo un rappresentante della parte cinese, la Cina, il Giappone e la Corea del Sud attendono attivamente che i negoziati facciano dei progressi, tuttavia, non vi è ancora un calendario preciso degli incontri.

La mattina del primo settembre, ha avuto inizio a Beijing il quinto turno di negoziati sulla zona di libero scambio tra Cina, Giappone e Corea del Sud. L'assistente del ministro del Commercio cinese, Wang Shouwen, ha partecipato all'evento come rappresentante guidando la delegazione cinese. Il vice ministro degli Affari Esteri giapponese, Yasumasa Nagamine, e l'assistente del ministro del Commercio del Corea del Sud, Woo Taehee, hanno partecipato all'evento guidando rispettivamente le proprie delegazioni. Il turno dei negoziati durerà cinque giorni e le tre parti porteranno avanti delle consultazioni sulla modalità di riduzione delle tasse sugli scambi di merci, gli scambi di servizi e le modalità di apertura agli investimenti, e avranno uno scambio di opinioni sull'ambito di applicazione dell'accordo. Durante l'intervista concessa ai media, l'assistente del ministro del Commercio cinese, Wang Shouwen, ha affermato che i negoziati sulla zona di libero scambio tra i tre paesi coinvolgono molti ambiti e sono molto ampi, pertanto tutte le parti si auspicano che i negoziati ottengano dei progressi nel minor tempo possibile.

"Dal momento che i negoziati comprendono molti aspetti, tra cui le merci, i servizi, gli investimenti, e anche l'ambito dei regolamenti, come proprietà intelletuale, il contenuto dei negoziati è anche molto ricco. È un accordo onnicomprensivo, che non può essere diviso in singole parti, perciò dobbiamo impegnarci intensamente per compiere progressi in questi settori."

La Cina, il Giappone e la Corea del Sud hanno lavorato in stretta collaborazione nella divisione del lavoro nel ciclo globale degli approvvigionamenti. L'istituzione della zona di libero scambio tra i tre paesi riflette una necessità reale della cooperazione economica e commerciale, e contribuirà non solo a rafforzare i legami economici e commerciali tra i tre paesi, ma eserciterà anche una profonda influenza sul processo di integrazione economica in Asia orientale. Secondo le stime, con l'istituzione della zona di libero scambio, la crescita economica cinese aumenterà da 1,1 a 2,9 punti percentuali; quella giapponese da 0,1 a 0,5 punti percentuali e quella sudcoreana da 2,5 a 3,1 punti percentuali. Per i consumatori cinesi, il vantaggio più evidente sarà quello di poter acquistare a prezzi più bassi i beni prodotti da Corea del Sud e Giappone. Ovviamente, tra i tre paesi ci saranno anche più scambi di servizi, capitali e di persone.

L'idea della zona di libero scambio tra Cina, Giappone e Corea del Sud è stata avanzata per la prima volta nel 2002, e rappresenta una parte fondamentale degli accordi economici e commerciali dell'asia orientale. Le tre parti hanno avviato discussioni e ricerche sulla zona di libero scambio già a partire dal 2003. Tuttavia, per diversi motivi, i negoziati sono stati avviati ufficialmente solo a novembre 2012 e fino a oggi ci sono stati quattro negoziati ufficiali. Il contenuto principale di questo turno di negoziati – le modalità di riduzione delle tasse sugli scambi di merci, gli scambi di servizi e le modalità di apertura agli investimenti – è stato anche il fulcro delle discussioni dei turni precedenti. Come si può notare, tali temi sono i punti focali e le maggiori difficoltà nei negoziati sulla zona di libero scambio tra i tre paesi. Per quanto riguarda le tempistiche perché si ottengano dei progressi nei negoziati, Wang Shouwen si è detto incerto, perché tutti desiderano accelerare i negoziati, però nessuno intende accelerare i lavori a discapito del livello della qualità.

"E' molto difficile stabilire il termine dei negoziati. Tutti noi desideriamo accelerare e dobbiamo raggiungere un accordo completo ad alto livello, tuttavia, per i negoziati, non possiamo sacrificare la qualità per la velocità perché la qualità è di importanza vitale. Dal punto di vista della durata, tutte e tre le parti desiderano accelerare, ma non possiamo permettere che questo vada a discapito del livello."

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