Storia della medicina tradizionale cinese
 

    
Fra tutte le scuole della medicina tradizionale cinese, quella dell’etnia Han vanta la storia più lunga e le maggiori esperienze teoriche e pratiche.

La medicina tradizionale cinese è nata nel bacino del Fiume Giallo ed ha creato molto presto un proprio sistema accademico. Durante il suo lungo processo di evoluzione, ogni epoca ha visto innovazioni, medici famosi, scuole importanti ed opere eccellenti.

Fra le iscrizioni su ossa e corazze di tartaruga dell’epoca Yin Shang,  circa 3000 anni fa, si trovano già registrazioni di argomento sanitario, fra cui una decina di malattie. In epoca Zhou si utilizzavano già i metodi di diagnosi dell’osservare, sentire, chiedere e tastare il polso, e metodi di cura come i farmaci, l’agopuntura e gli interventi chirurgici. Nelle epoche Qin e Han nacque il “Huangdi Neijing”, ossia “Il classico di medicina interna dell’imperatore giallo”, la più antica opera sistematica sulla teoria della medicina tradizionale cinese conservata sin’ora. Inoltre “La teoria sulla febbre tifoidea ed altre malattie” (Shang Han Za Bing Lun) di Zhang Zhongjing ha illustrato i principi di diagnosi e di cura di molte malattie, gettando le basi dello sviluppo della clinica medica. La chirurgia della dinastia Han raggiunse un alto livello. Secondo gli “Annali dei tre regni”, in quel periodo il famoso medico Hua Tuo iniziò  a utilizzare “polveri anestetiche” (Ma Fei San) per l’anestesia generale negli interventi chirurgici.

Nel periodo Wei, Jin e delle dinastie del Sud e del Nord (220-589) fino alle dinastie Sui e Tang (581-960), la diagnosi tramite il polso ottenne un gran successo. “Lo Studio del polso” (Mai Xiang), scritto dal famoso medico della dinastia Jin Wang Shuhe, riunisce 24 configurazioni del polso. L’opera non solo ha esercitato una grande influenza sulla medicina cinese, ma si è anche diffusa all’estero. Sempre in questo periodo, la specializzazione dei vari rami della medicina era ormai matura, con molte opere famose in diversi settori, fra cui “Il classico di agopuntura” (Zhen Jiu Jia Yi Jing); “Bao Pu Zi” e “Zhou Hou Fang” sull’alchimia; “Lei Gong Pao Jiu Lun” sui farmaci; “le Ricette di Liu Juanzi” (Liu Juanzi Gui Yi Fang) sulla chirurgia; “lo Studio dei motivi delle varie malattie” (Zhu Bing Yuan Hou Lun); “lo Studio della fontanella” (Lu Xin Jing) sulla pediatria; “Xin Xiu Ben Cao”, la prima opera del mondo di farmacologia; “Yin Hai Jing Wei” sull’oftalmologia. Inoltre all’ epoca Tang risalgono due raccolte di prescrizioni mediche, ossia “Qian Jin Yao Fang” (Ricette preziose) di Sun Simiao e “Wai Tai Mi Yao” di Wang Tao.

In epoca Song (960-1279), la didattica dell’agopuntura andò incontro ad un’importante riforma. Il medico Wang Weiyi realizzò “il modello di corpo umano in bronzo con l’illustrazione dei punti dell’agopuntura” e due modelli in bronzo per l’ insegnamento e la pratica degli studenti. Tale iniziativa esercitò una grande influenza sullo sviluppo dell’agopuntura.

In epoca Ming (1368-1644), un gruppo di medici  propose di differenziare malattie come febbre tipoidea, febbri stagionali, peste e così via. In epoca Qing (1644-1911), lo studio delle febbri stagionali divenne più maturo, con opere specializzate come “la Teoria delle febbri stagionali”.

A partire dalla dinastia Ming, la medicina occidentale iniziò ad entrare in Cina. Da allora molti medici si impegnarono nella combinazione delle medicine cinese ed occidentale, diventando così i pionieri nel settore.