La grande campana di Yongle
 
 

 Nel Tempio della grande campana di Pechino si trova una grande campana detta di Yongle (un imperatore che regnò dal 1403 al 1424), pesante 46,5 tonnellate, alta 6,75 metri e dal diametro di 3,3 metri. La campana, che ha una storia di oltre 500 anni, è stata fusa con uno stampo di terracotta sistemato in una fossa: nel corso della fusione, vennero accese contemporaneamente decine di forni, immettendo il bronzo fuso nello stampo di terracotta attraverso un condotto di argilla e completando il processo in una sola fase, con una tecnica straordinaria.

Dopo la fusione, la campana fu trasferita più volte, arrivando all’epoca dell’imperatore Qianlong della dinastia Qing al Tempio di Juesheng, che per via della sua presenza venne ribattezzato Tempio della grande campana. Dopo la sua sistemazione nel tempio nel 1751, questa non è più stata trasferita.

Il suono della campana è sonoro e melodioso. Secondo le misurazioni degli esperti, la sua frequenza di vibrazione è simile a quella standard della musica. Quando la si percuote leggermente, ne nasce un suono dolce e chiaro, e quando lo si fa con forza, un suono forte e sonoro, con oscillazioni dal ritmo veloce ed elegante.  Il suono è udibile ad una distanza massima di 45 km, con un’eco superiore ai 2 minuti, il che è straordinario.

Alla vigilia di capodanno la campana di Yongle viene percossa da più di 500 anni, presentandosi ancora intatta.I tecnici cinesi hanno effettuato controlli sulla composizione della lega, da cui emerge che oltre a rame, stagno, piombo, ferro e magnesio, questa contiene anche una forte quantità d’ oro e d’argento, ossia 18,6 kg d’oro e 38 kg d’argento. Secondo le analisi degli esperti, l’oro svolge un ruolo antiruggine, mentre l’argento innalza la fluidità della soluzione, il motivo della perfetta conservazione in cinque secoli della campana e del mantenimento del suo suono squillante ed impressionante.

Un esperto straniero di fusione ha detto che la riuscita fusione della campana di Yongle costituisce uno straordinario successo nella storia della fusione mondiale, difficile da realizzare anche con l’avanzata tecnica attuale.