Le divinità nell’arte popolare (6)
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Il Bodhisattva Guanshiyin, uno dei quattro maggiori Bodhisattva buddisti, una volta entrato in Cina e sottoposto a sinizzazione è diventato la divinità buddista e popolare più diffusa e amata fra la popolazione. In seguito, al tempo della dinastia Tang (618-907), visto che il nome dell’imperatore Li Shimin conteneva pure il carattere “shi”, il Bodhisattva fu chiamato semplicemente Guanyin.

Secondo il Buddismo, i Budda e Bodhisattva non sono sottoposti nè alla nascita nè alla morte, né hanno un sesso fisso, potendo cambiarlo al bisogno. A partire dalla dinastia Tang, Guanyin ebbe generalmente un aspetto femminile. Secondo i cinesi, questa può concedere felicità e allontanare le disgrazie, portare figli e proteggerli, quindi è venerata da molte donne. Nell’incisione su legno della figura, accanto al Bodhisattva compaiono quattro servitori, il tutto colorato a mano, con colori molto vivaci.