La comunità internazionale apprezza il contributo della Cina alla riduzione della povertà mondiale

2020-10-19 11:26:48
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L’eliminazione della povertà è il requisito base affinché i popoli di tutti i paesi possano condividere i frutti dello sviluppo economico mondiale ed anche un importante canale di promozione della globalizzazione economica in una direzione più aperta, inclusiva, equilibrata e vantaggiosa per tutti.

Nell’ambito dell’eliminazione della povertà globale, la Cina è sempre in prima linea. Intensificando gli sforzi per far uscire più persone dalla povertà, la Cina promuove anche attivamente la cooperazione internazionale per la riduzione della povertà, collaborando con la comunità internazionale per raggiungere gli obiettivi di riduzione della povertà stabiliti dall’agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Gli sforzi e i contributi della Cina sono anche stati apprezzati da personalità di tutto il mondo. Ecco di seguito un nostro servizio in merito.

Il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) è un’istituzione finanziaria del Sistema dell’Onu che fornisce prestiti per lo sviluppo alimentare e agricolo ai paesi membri in via di sviluppo. Matteo Marchisio, rappresentate dell’IFAD in Cina, ritiene che i concetti e le misure di riduzione della povertà della Cina possano fare da riferimento per gli altri paesi in via di sviluppo.

“Quello che si è cercato di fare è stato, attraverso il censimento della popolazione, di stabilire chi era povero, chi non aveva risorse, dove si trovava e perché. In base alle ragioni della propria povertà si stabilivano misure specifiche individuali per la persona per poter uscire dalla povertà. Concettualmente, io credo che questo approccio possa essere utile per qualsiasi paese. Quando parliamo di cooperazione Sud-Sud, ossia il passaggio di tecnologia da un paese in via di sviluppo a un altro paese in via di sviluppo, non bisogna adottare l’approccio taglia e incolla, bisogna sempre contestualizzare l’approccio al paese che lo ha sviluppato e adattarlo al paese ricevente. Fondamentalmente, l’approccio è utile, ma bisogna contestualizzarlo al paese”.

Dorine Nininahazwe, responsabile per l’Unione Africana e l’Africa orientale della ONG “One Campaign”, lavora da tempo nel campo della riduzione della povertà. Secondo lei, molte misure specifiche della Cina per la riduzione della povertà possono essere prese a prestito dai paesi africani.

“Guardando al compito prioritario del piano generale di eliminazione della povertà della Cina, scopriamo che può essere replicato nel continente africano. Elaborare i piani e fissare le priorità sono del tutto fattibili, e pure costruire un potente sistema di dati. Inoltre possiamo anche formare il quadro delle responsabilità. La povertà è povertà, ed è la stessa in tutti i paesi. Quindi possiamo imparare molto dalla loro esperienza. Ecco perché diamo sempre il benvenuto alla partnership con il popolo cinese.”

Lorenzo Massimo Parenti, professore associato dell’Istituto Lorenzo de’ Medici, ha fatto un’ispezione nello Yunnan in merito al trasferimento della popolazione per alleviare la povertà. A suo avviso, insieme alla realizzazione dei propri obiettivi di riduzione della povertà, la Cina si impegna anche nell’aiutare i vari paesi in via di sviluppo ad affrontare il problema della povertà. La Cina partecipa attivamente alla cooperazione internazionale per la riduzione di povertà, svolgendo un importante ruolo in merito.

“La cooperazione Sud-Sud è un tratto caratteristico della politica cinese sin dalla sua fondazione, sulla cooperazione tra paesi in via di sviluppo, tra paesi più poveri, quindi non è strano che la Cina anche oggi rivendichi un ruolo guida a livello internazionale nell’organizzazione di una cooperazione Sud-Sud. E oggi è a capo delle riforme della governance mondiale, attraverso le quali la Cina sottolinea l’importanza di far sviluppare le aree depresse, con la Belt and Road Initiative e le nuove istituzioni finanziarie. Quindi, anche nello sforzo di mettere in piedi nuovi meccanismi di cooperazione tra i paesi in via di sviluppo, la Cina risulta essere leader a livello mondiale”.

Anche il vice segretario generale dell’Onu Fabrizio Hochschild ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno della Cina nell’aiutare gli altri paesi in via di sviluppo a liberarsi dalla povertà, realizzando nel frattempo i propri obiettivi in materia.

“A mio avviso, la Cina sta gradualmente diventando il principale finanziatore del piano di sviluppo guidato dalle Nazioni Unite, il che è molto importante per la riduzione della povertà. Inoltre, i contributi della Cina alla cooperazione Sud-Sud saranno fondamentali anche per lo sviluppo di altre regioni. ”

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