La “cecità selettiva” è una forma di sabotaggio deliberato della cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo

2019-12-09 10:30:00
Comment
Share
Share this with Close
Messenger Messenger Pinterest LinkedIn

Giorni fa i documentari in lingua inglese “Fighting Terrorism in Xinjiang” e "The Black Hand, ETIM and Terrorism in Xinjiang” rilasciati dalla CGTN, che fa capo al China Media Group, hanno mostrato con la cruda realtà dei fatti la serie di violenze causate dal terrorismo e dall’estremismo religioso, e illustrato in modo sistematico gli enormi sforzi compiuti dalla Cina per risolvere i suddetti problemi. Non stupisce, tuttavia, che alcuni media e politici occidentali, che adottano sempre due pesi e due misure quando si tratta di lotta al terrorismo, abbiano mostrato cecità selettiva e taciuto in merito ai due documentari.

Una cosa che rimane viva ancora nella memoria della gente è che dopo il verificarsi dell’attentato terroristico dell’ “11 settembre”, tutto il mondo ha condannato gli atti terroristici, esprimendo simpatia verso il popolo statunitense. Molti Paesi, compresa la Cina, hanno svolto spontaneamente la cooperazione antiterrorismo con gli Usa. Tuttavia alcuni politici statunitensi si sono perfino lamentati di presunte ingiustizie col pretesto dei diritti umani, ignorando gli atti di terrorismo ed estremismo religioso verificatisi nel Xinjiang, e addirittura proteggendo alcuni terroristi violenti.

Le forze del terrorismo e dell’estremismo religioso sono un nemico dell’intera umanità e una sfida di sicurezza che la comunità internazionale affronta congiuntamente. Nessun Paese può rimanere sicuro da solo.

Tuttavia, il modo in cui va gestita la governance globale nell’affrontare le forze terroristiche ed estremiste, e qual sia la realtà della gestione secondo la legge del Xinjiang non sono fatti che devono interessare ai politici occidentali. Questi ultimi hanno giocato la carta dei “diritti umani” e della “democrazia” e fatto tutto il possibile per diffamare le politiche cinesi nel Xinjiang con lo scopo di separare e creare caos in Cina.

Le bugie rimangono bugie. I documentari trasmessi dalla CGTN hanno mostrato con fatti dettagliati gli enormi successi ottenuti dal Xinjiang nella lotta al terrorismo e il quadro stabile e prospero senza precedenti della regione, i quali non possono essere screditati da alcun tentativo di diffamazione.


Related stories

Condividi

Articoli più letti

00:00:44
Il fantastico mondo 3D creato da un ragazzo di campagna
00:00:38
Artigianato dell’inserto vegetale
00:00:43
Fujian: la rivitalizzazione dell'industria rurale creata da tè e gastronomia tipica
00:00:45
Yudu, la moda internazionale nella vecchia base d’appoggio alla rivoluzione
Pioggia per il grano
00:02:29
Pioggia per il grano nei reperti archeologici cinesi