Il “doppio standard” adottato sui fatti del Xinjiang diventerà un boomerang per l’Occidente

2019-12-09 21:35:28
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Pochi giorni fa due documentari in lingua inglese sulla lotta al terrorismo nel Xinjiang trasmessi da CGTN (China Media Group) hanno mostrato per la prima volta le immagini originali sui violenti attacchi terroristici che hanno insanguinato la regione autonoma, suscitando un ampio dibattito sia in Cina che all’estero. Nonostante questo, alcuni media e politici occidentali che avevano mostrato grande interesse sui fatti avvenuti nel Xinjiang hanno deciso di “chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie”, e di sentire e vedere solo ciò che vogliono. Questo comportamento ha messo in luce il “doppio standard” con cui gli Stati Uniti e l’Occidente giudicano il pericolo del terrorismo ed ha inviato un segnale estremamente pericoloso alle forze terroristiche internazionali che porterà conseguenze negative sia agli Stati Uniti che all’Occidente.

Per la comunità internazionale il terrorismo è un nemico comune, tuttavia alcune persone in Occidente hanno adottato un atteggiamento di connivenza con i terroristi che hanno commesso crimini violenti nel Xinjiang e che finirà per ritorcersi contro l’Occidente stesso. Esistono già esempi di questo tipo: Sultan Hali, ex colonnello dell’aeronautica militare pakistana, ha dichiarato nel documentario “Fighting Terrorism in Xinjiang” trasmesso da CGTN che “dopo l'invasione sovietica dell'Afghanistan, gli Stati Uniti hanno decisamente incoraggiato i musulmani di tutto il mondo a sostenere la ‘jihad’ nel Paese". È stato grazie al sostegno degli Stati Uniti che l'organizzazione "Al-Qaeda", guidata da Osama bin Laden si è rafforzata rapidamente e che infine ha provocato l'attentato dell'11 settembre.

Un altro documentario in lingua inglese trasmesso da CGTN, "The Black Hand—ETIM and Terrorism in Xinjiang" conferma che l'organizzazione terroristica "Movimento islamico del Turkestan orientale" (ETIM) non è solo dietro gli attacchi terroristici verificatisi nel Xinjiang, ma anche che ha legami stretti con Al-Qaeda: il fondatore del Movimento ha incontrato Osama bin Laden e alcuni dei suoi membri si sono recati in campi di addestramento di Al-Qaeda. Nel 2011, un gran numero di membri dell’ETIM sono andati a combattere in Siria e altri sono attivi in Afghanistan e Turchia. Questo costituisce una prova sufficiente che il Movimento islamico del Turkestan orientale è parte integrante del sistema terroristico internazionale. Alcune persone negli Stati Uniti e in Occidente sostengono l’ETIM e mostrano indulgenza nei confronti del terrorismo e dell'estremismo; in questo modo forniscono di fatto copertura a criminali violenti, compromettono il meccanismo di cooperazione in materia di antiterrorismo e aggravano l’instabilità a livello globale.

Di fronte a fatti incontrovertibili, alcune persone negli Stati Uniti e in Occidente dovrebbero abbandonare il "doppio standard" con cui giudicano i fatti e rinunciare alla fantasia di “Contenere la Cina attraverso il Xinjiang”. Se continueranno a fingersi muti e sordi, a confondere il nero con il bianco e a sostenere le forze del terrorismo, ci sarà grande possibilità che diventino vittime dei loro stessi atti commessi in cattiva fede.

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