Sappiamo che nell'espressione "Chinese Dream", il Sogno Cinese, è sintetizzata la visione del Presidente Xi Jin Ping. Essa è l'auspicio di una società moderna, prospera organizzata. Come può la Cina raggiungere questi obiettivi in tempi medio-brevi all'interno di una società globalizzata? La domanda non è banale, perché testimonia le difficoltà di gestire l'economia di ogni paese, non solo la Cina, in un contesto di interconnessione. Quando nel 2007-2008 è scoppiata la crisi finanziaria, la sua trasmissione all'economia reale è stata immediata. Il contagio è stato pericoloso ed è arrivato in Cina. Il meccanismo di trasmissione è stato semplice: i paesi consumatori delle merci cinesi sono stati colpiti dalla crisi; il loro consumo si è notevolmente abbassato; le esportazioni cinesi hanno registrato una flessione; i prodotti cinesi non trovavano più acquirenti; le fabbriche cinesi erano costrette a chiudere; milioni di persone perdevano il lavoro; le loro famiglie si trovavano senza reddito. La Cina è famosa per essere la "fabbrica del mondo", ma qual è il senso di produrre se non ci sono acquirenti? La Cina ha fatto una scoperta amara: con la crisi, il suo destino era nelle mani di altri paesi.
Come è noto, il governo di Pechino è intervenuto con un'iniezione di liquidità sul mercato per sostenere la domanda globale. Oltre al volume degli investimenti, la manovra tendeva a rafforzare i consumi, perché la popolazione è tradizionalmente conservatrice e privilegia la prudenza dei risparmi. Se le esportazioni erano legate al ciclo internazionale, bisognava trovare all'interno del paese, gli acquirenti per i prodotti della "fabbrica del mondo". Gli economisti riassumono questa iniziativa come il passaggio da una "export led growth" ad una "domestic led growth". I consumi, seppure con un andamento lento, sono in aumento. Lo affermano le statistiche e lo confermano le immagini della popolazione che affolla i negozi, guarda le vetrine, affolla i centri commerciali. Nelle intenzioni dei governanti di Pechino, questo è uno dei primi passi verso il Sogno Cinese.